Prima ancora che il breaking debuttasse alle Olimpiadi di Parigi, già si sapeva il suo destino per quelle di Los Angeles del 2028.
No, purtroppo niente breaking alle Olimpiadi di Los Angeles del 2028
Prima ancora che i Bboys e le Bgirls facessero il loro esordio ai Giochi di Parigi 2024, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha annunciato che il breaking non sarebbe stato incluso nel programma delle Olimpiadi di Los Angeles 2028. La notizia, che ha deluso molti appassionati e atleti, è arrivata diversi mesi prima dell’inizio delle competizioni a Parigi, segnando una svolta inaspettata per una disciplina che aveva appena trovato il suo posto sul palcoscenico olimpico.
Il CIO ha spiegato che la decisione di escludere il breaking dal programma di Los Angeles 2028 è stata presa nell’ambito di una revisione delle discipline olimpiche, volta a bilanciare l’innovazione con la tradizione. Nonostante il successo previsto a Parigi 2024, dove il breaking avrebbe portato una ventata di freschezza e innovazione, il Comitato ha preferito concentrare l’attenzione su sport più consolidati e su altre nuove discipline come il cricket, il baseball/softball e il lacrosse, che hanno una forte tradizione negli Stati Uniti.
Secondo le dichiarazioni ufficiali, il CIO ha voluto privilegiare sport con un forte radicamento nel paese ospitante, Los Angeles, e con un ampio seguito globale (perché la break, nata negli States, non p seguita a livello globale?!).
La notizia dell’esclusione del breaking dai Giochi di Los Angeles 2028 ha generato un’ondata di reazioni contrastanti. Molti atleti e appassionati si sono detti delusi e frustrati, vedendo sfumare l’opportunità di consolidare il breaking come disciplina olimpica a lungo termine. L’inclusione a Parigi 2024 era stata vista come un riconoscimento importante per una cultura che ha radici profonde nei quartieri urbani degli Stati Uniti e che aveva finalmente trovato il suo posto sul più grande palcoscenico sportivo mondiale.
Alcuni esponenti del breaking hanno criticato la decisione del CIO, sostenendo che essa ignora l’evoluzione e l’influenza globale della cultura hip-hop. Il breaking, infatti, è diventato un fenomeno internazionale, con una comunità vibrante e competitiva che attraversa confini culturali e geografici. La sua esclusione dai Giochi di Los Angeles 2028 è vista da molti come un passo indietro nella valorizzazione di discipline che riflettono le tendenze e le passioni delle nuove generazioni.
D’altro canto, alcuni membri della comunità olimpica hanno accolto la decisione come parte di una necessaria rotazione delle discipline olimpiche. L’idea di mantenere un programma dinamico e in evoluzione è stata sostenuta come un modo per mantenere i Giochi rilevanti e attrattivi per un pubblico globale in continua mutazione.
Il futuro del breaking nello sport internazionale: le Olimpiadi del 2032?
Sebbene il breaking non farà parte dei Giochi di Los Angeles 2028, la disciplina continua a crescere e ad evolversi a livello globale. I campionati mondiali di breaking e altre competizioni internazionali continueranno a fungere da piattaforme cruciali per bboy e bgirl di ogni nazionalità e noi di Rapologia saremo pronti per intervistarli come già fatto ampiamente sul nostro sito.
Molti sperano che il breaking possa essere reintegrato nei futuri programmi olimpici, magari già per le Olimpiadi del 2032, che si terranno a Brisbane, in Australia.
In conclusione, l’esclusione del breaking dalle Olimpiadi di Los Angeles 2028 rappresenta un duro colpo per una disciplina che aveva appena iniziato a guadagnare riconoscimento e visibilità a livello olimpico. Tuttavia, la passione e la creatività che caratterizzano questa forma d’arte continueranno a ispirare e a far crescere la comunità del breaking in tutto il mondo, mantenendo viva la speranza di un ritorno futuro ai Giochi.
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Breaker in copertina: Kacyo.