Steet Arts Acadamey pubblica il suo primo disco: B.I.B.L.E., nato grazie ai laboratori tenuti da Musteeno e Kiave.
Li abbiamo contattati per saperne di più
B.I.B.L.E., il disco di Street Arts Academy nato nei laboratori di Musteeno e Kiave
Quante volte ci è capitato di scontrarci con la dura realtà dell’hip-hop nel nostro Paese, troppo spesso nominato a sproposito e tirato fuori come pretesto per parlare poi di tutt’altro. L’hip-hop è cultura e senza nessuno che la porta avanti o la veicola nel modo migliore, difficilmente potrà tramandarsi di generazione in generazione.
A questo servono gli album, a questo servono i tanti documentari, film e libri pubblicati negli ultimi anni, a questo servono anche i vari laboratori che si tengono in giro nello Stivale. Nel nostro piccolo ci è capitato di farlo, ma sono sicuramente più noti e apprezzati quelli di maestri come Kento oppure, come in questo caso, Musteeno e Kiave.
Per questi due oggi è un giorno molto importante, dato che vede luce il disco realizzato assieme ai ragazzi dei laboratori targati Street Arts Academy che hanno tenuto con orgoglio negli ultimi mesi. Per chi non la conoscesse – citando il loro sito ufficiale – la SAA è una associazione di promozione sociale che si occupa di Progetti e Attività educative condotte attraverso le discipline classiche e gli elementi della Cultura Hip Hop.
Grazie alla lunga esperienza in materia di Musteeno e Kiave, ora è fuori il loro primo disco, realizzato assieme alle voci di otto giovani talenti: Alessandro Dusted, Tya Kid, Elle, Sconer, Tommynid, Voodoo Vee, Crawler e Hell Motz.
Riuscire a mettere insieme rapper e voci differenti, che probabilmente mai avevano lavorato assieme o comunque a un progetto con così tante teste, non deve essere stato assolutamente facile. Al contempo, deve essere stato stimolante per tutti i partecipanti, compreso Sick Budd, autore delle strumentali che lo compongono.
L’uscita del disco è stata anticipata di pochi giorni da un videoclip diretto da Butterfly Studios e che unisce le due posse track che i ragazzi hanno realizzato, mixate per l’occasione in un’unica traccia.
Per conoscere qualcosa in più rispetto a B.I.B.L.E. e provare a capire quali saranno i prossimi progetti solisti di Musteeno e Kiave, gli abbiamo fatto qualche domanda.
Ecco cosa ci siamo detti:
In un’epoca in cui spesso si perdono i valori del rap e dell’hip hop, quali speranze vi lasciano i vostri laboratori?
MUSTEENO: «Più che una speranza si tratta di certezze: al di là dei valori che una persona porta o meno all’interno di questa cosa e che poi ne costituiscono l’ossatura, restano il confronto, la condivisione, lo scambio e l’evoluzione. Non sempre in un contesto pacifico, ma vero e reale. Che fa succedere le cose e rispecchia il modo di essere del cerchio che viene creato dalle persone che vi partecipano. Queste sono esperienze che restano a chi le ha vissute, indipendentemente dalle “medagliette” che ci si può appuntare al petto»
KIAVE: «La cosa che continua a stupirmi sempre dei percorsi che intraprendo nei laboratori si concentra principalmente sui cenni storici, sulla storia dell’Hip Hop: è incredibile come attecchisca ed incuriosisca il 90% delle persone che la conoscono per la prima volta. Nonostante ora si possa godere di documentari, libri e altro materiale che approfondisce l’evoluzione e l’influenza artistica che questa cultura ha avuto negli ultimi 40 anni, più si va avanti, più aumenta il numero di quelli che non hanno la minima idea di cosa sia e come si sia evoluta nel tempo la fatidica “Doppia”. Nei contesti più difficili come carceri, CAG e comunità, questa storia accende uno spiraglio di speranza negli occhi di chi l’ascolta, non è poco, penso avvenga sempre una sorta di piccolo miracolo, lo stesso miracolo che mi permette di rinnamorarmi quotidianamente di quello che facciamo e del movimento che ci ha fatto da colonna vertebrale negli ultimi 20 anni»
Tra i tanti nomi con cui avete avuto modo di collaborare nei laboratori, c’è qualcuno che vi ha sorpreso maggiormente?
MUSTEENO: «Io punto su tutti indistintamente. Elaborare un metodo di scrittura che non sia la nostra zona di comfort è un procedimento che pertiene a persone che hanno una certa esperienza. Sono sicuro che per nessuno dei partecipanti sia stato semplice, data la giovane età, doversi modellare su beat e compagni di viaggio non pensati ad hoc. Certo che quando uno pensa a un prodotto suo ha maggiore controllo artistico, ma qui gli MC si sono messi in gioco su altre categorie che non hanno a che vedere con il “sembrare” ma con l’ “essere”»
KIAVE: «Certo, ma non lo dico! la cosa che più gratifica è sapere che qualcuno, anzi più di uno ha iniziato a rappare con noi per poi riuscire a trasformare i primi input di un laboratorio in espressione artistica e in certi casi anche in professione. Vuol dire che siamo riusciti a fare la cosa giusta»
Cosa ci dobbiamo aspettare dal primo disco di Street Arts Academy?
MUSTEENO: «Buona musica, indubbiamente. Non abbiamo scelto partecipanti random. A partire da Sick Budd che ha prodotto tutti i beat»
KIAVE: «È un vero e proprio viaggio, che valica i confini dei pianeti. Sembra esagerato, ma quando ascolterete capirete a cosa mi riferisco. È stato rischioso e indubbiamente difficile dare un concept e cercare di mantenerlo per nove brani unendo 8 teste (di… serie) diverse, per questo il risultato mi ha sia sorpreso che gasato a livelli inquantificabili. Certo mixare ed amalgamare il tutto non è stato facile, anzi, ma ce l’ho fatta; ora sono curioso di sapere come reagiranno gli ascoltatori a un progetto così anomalo per i tempi»
Oltre al progetto dell’associazione, state lavorando ad altri dischi?
MUSTEENO: «Io sto ultimando un EP interamente prodotto da Alien Dee con session di beatbox che sono veri e propri killer. Dopo l’estate avrete maggiori notizie»
KIAVE: «Non mi espongo, non lancio spoiler, col tempo ho deciso di prendermi sempre di più “il tempo necessario” per lavorare al meglio sui miei progetti. Spero che la gente che mi chiede cose nuove abbia pazienza»
Ringraziamo Kiave e Musteeno per questa breve chiacchierata e gli facciamo un grosso in bocca al lupo per l’intero loro progetto di Street Arts Academy, una realtà da valorizzare maggiormente nel nostro ambiente.
Vi lasciamo con lo streaming di B.I.B.L.E.. Buon ascolto!