Negli ultimi due giorni Paky ha droppato due nuovi pezzi: Cattivo esempio, uscito solo su YouTube, e Gangsta shit, uscito anche su Spotify e con la collaborazione di Simba la Rue: un’attività insolita per il rapper di Rozzano che, a parte per alcune collaborazioni con Shiva e lo stesso Simba, è rimasto in silenzio per alcuni mesi.
Si fiuta nell’aria un nuovo album? Capiamo.
I nuovi pezzi di Paky sono un indizio per un nuovo progetto?
Il primo problema: costanza e qualità
Paky si è sempre rivelato un artista molto versatile. La sua capacità è stata, nel corso degli anni, saper alternare barre hard, crude e di strada, con pezzi inaspettatamente conscious: si pensi al feat con Sfera Ebbasta, Complicato, in cui il rapper riesce a mantenere il focus sul quartiere pur esplorandolo sotto una luce più viscerale e toccante.
I due pezzi che ci ha presentato rappresentano esattamente le due facce della medaglia, da quella più nota e controversa a quella più sfaccettata e profonda: se in Cattivo esempio ci regala una narrativa forte e reale del contesto con cui ha sempre avuto a che fare, in Gangsta shit si allinea essenzialmente al livello di Simba.
Le sue barre tornano ad essere aggressive e “ignoranti”, trattando temi quali la pura ostentazione e la vita sopra le righe. La narrazione diventa così meno realistica, meno credibile di quanto lo sarebbe anche semplicemente in un pezzo hard.
La problematica non sta tanto nel fatto che abbia fatto questo pezzo, che rimane comunque divertente e ideale per i live, ma che dopo mesi di attesa abbia essenzialmente “cannato” un brano su due: le aspettative per l’album sono alle stelle, ma i pezzi di cui il pubblico ha fame sono ben altri.
Cosa ci aspettiamo dall’album?
I fan fremano per avere qualche dettaglio in più su questo progetto così atteso: questi due pezzi si aggiungono ad alcun spoiler di brani mai pubblicati, che girano da mesi, e ad alcuni cartelloni in giro per Milano con l’iconica frase “sta tornando Paky figli di pu****a”, dal pezzo Auto Tedesca.
Siamo gasati anche noi e vogliamo un Paky sempre più consapevole della sua bravura: ha tutte le carte in regola per sfornare un prodotto davvero real e ricco di spunti come Salvatore, senza venir meno ai pezzi più leggeri.
La nostra speranza è che possa avere la capacità e la forza di svelare quel suo lato più nascosto che vorremo sentire più spesso e che lo farebbe apprezzare ancora di più dal pubblico.
