Vocazione Rivoluzionaria, la prima autobiografia di Luca “O’ Zulù” Persico, è disponibile. Pubblicata da Il Castello, marchio Chinaski Edizioni, il libro racconta la vita e il percorso artistico del frontman dei 99 Posse.
Luca “O’ Zulù” Persico e la sua “Vocazione Rivoluzionaria”: il libro di un’icona napoletana
La narrazione si snoda dalle sue radici, dall’infanzia a Napoli negli anni Settanta, fino ai momenti più significativi della sua carriera, il tutto accompagnato da aneddoti personali e riflessioni politiche e sociali.
O’ Zulù apre il libro con il ricordo di una Napoli vivace, dove ha scoperto il potere della musica come mezzo di espressione. Da giovane metallaro, tutto è cambiato dopo aver visto il film Fa’ la cosa giusta di Spike Lee, che lo ha spinto ad avvicinarsi alla cultura hip-hop, acquistando dischi di Public Enemy e Run DMC. Fu questa una delle prime scintille che lo portarono alla fondazione dei 99 Posse nel 1992, insieme ad altri compagni del centro sociale Officina 99.
Il libro racconta anche come il gruppo, nato quasi per caso, sia diventato un vero fenomeno musicale, noto non solo per i brani ma anche per l’impegno sociale e la partecipazione attiva alle proteste contro ingiustizie e soprusi. Da episodi come l’invasione di una base NATO in Sardegna agli scontri per strada, ogni esperienza ha contribuito a forgiare l’anima combattiva di Zulù, esprimendo una visione del mondo fatta di lotta e di resistenza.
Persico non si limita a parlare della sua carriera musicale, ma offre anche uno sguardo sulla sua vita privata, affrontando temi come la famiglia, le difficoltà con le dipendenze e le scelte difficili fatte per non compromettere i propri valori. Racconta, ad esempio, di quando ha rifiutato apparizioni televisive lucrative per rimanere fedele ai suoi principi o del rapporto complesso e intenso con Meg, compagna sia nella musica che nella vita per molti anni.
In Vocazione Rivoluzionaria, la politica è un elemento centrale: dall’attivismo nei centri sociali all’incontro con figure carismatiche come il Subcomandante Marcos. Le sue esperienze all’estero, come i viaggi in Palestina e Iraq, mostrano un impegno che non si è mai limitato alla sola Italia. Persino durante la pandemia, Zulù ha trovato nuove vie di espressione, esplorando il teatro e altri ambiti artistici.
Questa autobiografia è una lettura essenziale per chiunque voglia comprendere la storia di un uomo e di un’epoca che ha segnato profondamente la scena musicale e sociale italiana. Con Vocazione Rivoluzionaria, O’ Zulù racconta la sua vita senza filtri, portando il lettore a riflettere su temi come la libertà, l’impegno politico e la necessità di rimanere fedeli ai propri ideali.
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