Achille Lauro Summer Tour: da rapper a superstar

achille lauro sanremo 2020
achille lauro sanremo 2020

La notte di Ferragosto a Cattolica c’è stato A Rave Before L’Iliade, il tour estivo di Achille Lauro.

Questo tour è diviso in due parti: la prima è proprio quella del rave estivo, la seconda invece sarà in autunno nei palazzetti a Roma e a Milano con Ragazzi Madre – L’iliade live.

A Rave Before L’Iliade: il tour di Achille Lauro a Cattolica

Con il summer tour A Rave Before l’Iliade Achille Lauro si è riconfermato una vera superstar, proprio come il titolo di uno dei suoi album (LAURO – Achille Idol Superstar, 2022, riedizione di Lauro, 2021). Nonostante musicalmente si sia costantemente reinventato, non ha mai rinnegato le sue origini rap, molto evidenti nei suoi primi album.

Ragazzi madre (2016), il suo terzo album interamente prodotto da Boss Doms, è un po’ il simbolo del suo passato da rapper. All’interno vi sono pezzi underground e collaborazioni con altri esponenti del genere fra cui Gemitaiz e Coez. Questo album ha sicuramente segnato un prima e un dopo nella carriera del cantautore romano. È stato il primo che ha prodotto con No Face Agency, di cui era fondatore, dopo aver lasciato Roccia Music di Marracash e Shablo.

L’Arena della Regina di Cattolica è una location che, a differenza di palazzetti e stadi (affascinanti ma talvolta dispersivi) crea un’atmosfera molto intima. La vicinanza al mare aggiunge un tocco speciale e contribuiwce a quella sensazione magica che solo i concerti sanno creare.

Outfit total black (più di uno nel corso dello show), cappello da cowboy e stivali texani: questo è Achille Lauro nel suo tour estivo. Nessuna grafica in sottofondo ma tanto talento e versatilità che riempiono la scena. Quando Lauro sale sul palco insieme a Boss Doms e Marco Lanciotti, suo fedele batterista, si porta dietro tutte le tappe della sua carriera. Ogni suo pezzo è l’origine di ciò che era e di ciò che sarà. La sua poliedricità si riflette anche sul pubblico: ci sono bambini, adulti, persino qualche anziano, e numerosissimi giovani.

Il legame con il suo passato da rapper

Il concerto si apre con Alessandro Magno, una riflessione sulla società attuale. La scaletta spazia dai brani più rock fra cui Maleducata e Cadillac a quelli di Sanremo (Rolls Royce, Me Ne Frego e Domenica) passando per il rap con Teatro & Cinema (Ragazzi madre), Bvlgari e Penelope (Pour l’amour). Ovviamente nella scaletta c’è anche Banda Kawasaki, l’ultimo feat con Salmo e Gemitaiz.

Nel documentario sul decennale della sua carriera, Ragazzi Madre – L’Iliade, Lauro ha spiegato che vuole lasciare il rap a chi ha determinati motivi per farlo. Lui lo faceva per passione ma anche per cercare una via d’uscita dalla situazione in cui viveva, per raccontarla e per farla capire a chi lo ascoltava. È arrivato un momento in cui ha sentito l’esigenza di esprimersi attraverso altre forme d’arte ma non ha mai rinnegato le sue origini. L’anno scorso ha portato il rap persino nei teatri con l’Achille Lauro Unplugged tour, includendo nella scaletta anche qualche canzone degli albori, come sempre.

Boss Doms, oltre ad aver arrangiato l’intero tour e suonato per tutta la durata del concerto, ha fatto scatenare il pubblico con un set travolgente. Ha mixato diversi brani celebri fra cui Be my lover e L’amour toujours, fondendo generi diversi e coinvolgendo tutti i presenti. Ha dimostrato ancora una volta il suo talento come dj, produttore e musicista. Ci sono stati problemi di audio che, però, i tre musicisti hanno gestito alla grande, con professionalità e simpatia.

In questo viaggio di un’ora e mezza Lauro ha parlato dell’Iliade, un progetto che uscirà quest’autunno, e ha trasportato il pubblico dal 2024 al 1969, 1980 e 1990 ma anche dal rap al pop, al rock e alla musica elettronica. Un concerto del genere ne vale sempre la pena, anche per chi ha più familiarità con i suoi pezzi rap.

Sottile linea tra paura e gloria
Se non resteranno i nomi resterà una storia
(Teatro & CinemaRagazzi Madre)