A un anno esatto di distanza dall’ultima volta su un palco di Milano, 50 Cent ha fatto il suo graditissimo ritorno al Mediolanum Forum di Assago (MI) per l’unica tappa italiana del The Final Lap Tour, serie di concerti realizzati assieme al veterano Busta Rhymes e all’amico Jeremih.
Era l’occasione giusta per celebrare i 20 anni di Get Rich Or Die Tryin‘, quell’iconico album di debutto che ancora oggi suona eccezionalmente, e non potevamo di certo mancare. Vi raccontiamo con il nostro reportage come è andata
50 Cent e Busta Rhymes a Milano, voce del verbo intrattenere alla grande
Chi ama 50 Cent non perde occasione di perdersi l’opportunità di vederselo dal vivo quando passa vicino a casa o, comunque, in luogo relativamente facile da raggiungere. Seppur il suo repertorio sia ormai fermo al 2015, quando uscì The Kanan Tape (seguito solo da qualche singolo/featuring sporadico), e quindi la scaletta sia pressoché la stessa ogni volta, poter assistere a un suo show significa godersi uno spettacolo organizzatissimo, dall’inizio alla fine. Abbiamo avuto il piacere di assistere ai suoi live in Italia, in Belgio e in UK e (quasi) sempre, in un modo o nell’altro, ci ha fatto uscire dal palazzetto con la stessa fotta di quel 2002 in cui sorprese il mondo con l’indimenticabile GRODT.
Così è stata anche questa volta e non poteva essere da meno per due motivi semplicissimi: è il ventesimo compleanno dell’appena citato album di debutto e, se rispetta la parola data, sarà il suo ultimo world tour, quindi la voglia di spaccare e di lasciare il segno c’era eccome, nonostante a luglio Fifty abbia spento la bellezza di quarantotto candeline.
Non avrà forse più voglia di fare un album in studio, ma di divertirsi sul palco assieme a Tony Yayo, Uncle Murda e alla sua band ce l’ha eccome, vedere per credere. Per questo tour, in più, ha dato vita ad effetti speciali e scenografie che negli anni scorsi non avevamo mai visto. Coreografie da urlo, giochi di luci ben strutturati, Fifty che vola in aria e si cambia (se abbiamo contato bene) sette volte e la piacevole sorpresa di Jeremih (con tanto di assolo al pianoforte con la sua Birthday Sex), ci hanno intrattenuto alla grande per quasi un’ora e mezza e fatto saltare ad ogni G-Unit, What Up Gangsta assieme ai tanti esponenti della scena visti sotto il palco (Ensi, Noyz, Nitro, Geolier, Giaime…).
Fifty però lo conosciamo per bene, non ci ha quindi sorpreso più di tanto; chi non avevamo mai avuto il piacere di assistere a un suo concerto era Mr Busta Rhymes, in compagnia ovviamente del fedelissimo Spliff Star, probabilmente l’hype man per antonomasia.
Se vogliamo continuare a vedere la carta d’identità, con loro due superiamo anche i cinquanta, ma sul palco è come se vedessimo due ragazzi scanzonati, desiderosi di intrattenere dal primo all’ultimo fan accorso sotto il palco a suon di scatch, extrabeat e mimiche facciali che difficilmente scorderemo. Lo show è stato l’emblema della felicità e di come ci si possa divertire a quell’età facendo un’esibizione riuscitissima e interamente dal vivo, come ci hanno tenuto a precisare sul palco del Medionalum Forum di Assago. Sentirli sulle note di Break Ya Neck, I Know What You Want, Touch It (remix) ci ha fatto un tuffo nel passato da pelle d’oca, così come il discorso con cui Busta ha annunciato l’imminente salita sul palco dell’amico di South Jamaica, Queens, omaggiando alla grande sia l’autore che il disco stesso.
Insomma, chi c’era ieri ha potuto assistere alla storia del rap americano, chi c’era ieri si è potuto godere uno spettacolo vero e proprio.