Emis Killa, Neima Ezza – Lontano (testo)

Emis Killa

Testo di Lontano di Emis Killa e Neima Ezza.

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Leggi il testo di Lontano di Emis Killa e Neima Ezza

Ah

Da qui si vede il mare, ma mi mancano quei giorni
Il grigio lungo i bordi, noi a fumare sulle scale
Fra stai attento a ciò che sogni, perché a volte ci arrivi
E spesso scopri che la festa non è poi così speciale

Nella testa c’ho la voce di mia madre in apprensione
Posso sentirla ancora che mi chiama dal balcone
Sul bancone di sto bar ho visto uomini versare litri
Il sangue di malcapitati e poi di lacrime se abbandonati

Rapporti accantonati, ma in fondo che importa?
Infami in casa, sbirri alla porta
Mio fra’ ne ha fatti sette pur di non aprir la bocca
E quando torna a casa sua non è più quella di una volta

‘Sta gente parla sеmpre, non sa come ci si sentе
Soli e fuori luogo come un fiore che sboccia a dicembre
Sotto questa pioggia ho freddo, sotto la doccia pure
Non sorridevo in quelle foto, da quassù neppure

Schiamazzi nella via, palazzi in avaria
L’ultimo taxi va via, il tutto è così lontano
Ma sembra sia sempre casa mia

Il futuro è una bugia, oggi ho l’età dei miei
Il vecchio me non so chi sia, il tutto è così lontano
Ma sarà per sempre casa mia

Da qui non si vede un cazzo, l’ombra di un palazzo
Il mio amico è uscito pazzo, fatto di terapia
Al mondo venuto per sbaglio, se sbaglio me ne vado
Il quartiere è la mia via, sarà sempre casa mia

Situazioni più grosse di noi mondo dei grandi
Per la strada senza eroi in inverno senza i guanti
Mio cugino sconta gli anni, è da un po’ che non lo sento
Il suo vecchio fuori è morto, lui non lo sa nemmeno

Non c’eran mostri sotto al letto perché non ce l’avevo
I miei compagni mai venuti a casa, un posto non c’era
Da bambino già lavoro perché, in fondo, dovevo
Ma l’infanzia mai avuta, nessuna me la ridarà

Vorrei piangere dal ridere, ma rido per non piangere
Qualcuno non ha salutato prima di andarsene
Prima che arrivasse la sua ora
E gridano da sotto al palco, ma sento ancora

Schiamazzi nella via, palazzi in avaria
L’ultimo taxi va via, il tutto è così lontano
Ma sembra sia sempre casa mia

Il futuro è una bugia, oggi ho l’età dei miei
Il vecchio me non so chi sia, il tutto è così lontano
Ma sarà per sempre casa mia

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Foto in copertina a cura di Marco Manigrasso.