Venerdì 17 giugno 2022, dopo ben sei anni di attesa, uscirà Ferro Del Mestiere, il nuovo album di Jake La Furia. In verità non sono passati neanche due anni dal joint album con Emis Killa (uno dalla riedizione) eppure proprio grazie al ritrovato stato di forma con cui Jake ci ha deliziato in 17, non vedevamo l’ora di ascoltare un disco da solista dell’ex Club Dogo.
Ferro Del Mestiere, per una serie di motivi che analizzeremo, ha tutte le carte in regola per essere un disco degno del miglior Jake La Furia, ossia il disco che dia finalmente a Jake il successo che merita da solista.
Jake la Furia prima del ferro del mestiere
Ferro Del Mestiere sarà il terzo disco da solista pubblicato da Jake. Prima di questo album, La furia aveva pubblicato due album poco fortunati: Musica Commerciale nel 2013 e Fuori Da Qui nel 2016. Nonostante quegli album contengano delle tracce interessanti – come ad esempio Gli anni d’oro, Fino a sanguinare e Ninna nanna nel primo, mentre per il secondo vedremo meglio dopo – questi due dischi non sono riusciti a cavalcare il successo ottenuto da Jake con i Club Dogo, come al contrario avvenuto per Guè.
Non ci riferiamo esclusivamente alle vendite commerciali, ma anche all’accoglienza dei dischi da parte della fanbase del genere, che rimase abbastanza delusa. La gente probabilmente si aspettava di riabbracciare il Jake La Furia dei primi dischi dei Club Dogo, ma non fu così. E così negli anni successivi al 2016, durante i quali come solista si è limitato a pubblicare principalmente dei singoli estivi (alcuni dei quali di grandi successo), sembrava quasi che Jake la furia non avesse più voglia di offrire all’arte del rap il suo innato talento.
Lui stesso si è pronunciato così nel feat con Nerone in Più forte di me, che resta una delle migliori strofe di Jake di quegli anni.
Snobbo il rap e lo faccio apposta
Perché mi piace farlo male
Dozzinale, che entri in c*lo come una supposta
Ah, voglio che vieni a dirmi “c*zzo scrivi?”, ah
Ma in fondo lo sai che eravamo meglio più cattivi, yea
Fuori Da Qui di Jake La Furia è un album sottovalutato?
Riascoltando a sei anni di distanza il suo secondo album da solista, la sensazione è che quell’album sia stato un pò sottovalutato e anche sfortunato. Se infatti, come già sottolineato, l’album non soddisfa le aspettative di chi si illudeva di ritrovare il buon Jake dei tempi dei Dogo, al tempo stesso presenta diverse tracce degne di nota, tra cui possiamo includere Qualcuno con Emis Killa e Non so dire no, oltre che banger di livello come El Chapo e la riuscitissima combo Ali e radici con Fibra, che giustamente sottolinea come molti rapper siano cresciuti con i loro dischi d’esordio.
Tu cosa cerchi? Qualunque cosa sia l’hanno nascosta bene
Oh bella Jake! Era da troppo che aspettavo un pezzo insieme
I rapper che spaccano oggi sono cresciuti sopra a due dischi
Dal 2004 pompano Mr. Simpatia e Mi Fist
Il disco è inoltre da considerare sfortunato per il periodo di pubblicazione. In quell’anno furono rilasciati infatti due mattoni del rapgame come Hellvisback e Santeria che catalizzarono, anche meritatamente, quasi tutta l’attenzione del rap mainstream, oltre al fatto che quello fu l’anno in cui prese piede la trap, dominando la scena per circa tre anni. A pensarci bene, quell’anno perfino un bel disco come Terza stagione di Emis Killa fece fatica a riscuotere un immediato successo.
Probabilmente nel contesto discografico odierno, che sta tornando un po’ a privilegiare una tipologia di rap più conscious, un disco come Fuori Da Qui avrebbe quindi potuto rivolgersi ad un bacino d’utenza più ampio, oltre ad essere accolto con maggiori consensi.
Chissà se magari proprio la release di Ferro Del Mestiere non consenta di rivalutare questo disco a posteriori, come accade spesso nella carriera degli artisti a seguito della fortuna pubblicazione di un album.
17: il disco della svolta
Dopo Fuori Da Qui, Jake La Furia sembra abbandonare il rap in favore delle hit estive. Insomma avevamo quasi perso le speranze, ma per fortuna intervenne Emis Killa, a cui saremo eternamente grati, a convincere Jake a fare un disco vero e senza filtri: il disco che tutti noi avremmo voluto ascoltare.
E così nel 2019 uscì 17, un disco rap a 360 gradi.
Tu sappi che qua non si trappa do calci nella faccia
Con Nike da 7K, il finto G scappa
Italia – Lloret de Mar in un giro di Audemars
Legami con gente brutta, zio, Karim Benzema
Effettivamente, ad eccezione di Malandrino, il singolo promozionale che ad alcuni aveva fatto storcere un pò il naso, questo è un disco di puro rap al 100 % : si passa da tracce più intimistiche a banger politicamente scorretti, in un album completo con una fortissima matrice di street rap. I featuring presenti sono tutti di livello e nessuno di questi è funzionale a strizzare l’occhiolino alle radio. Lo stesso singolo, L’ultima volta feat Massimo Pericolo, è un brano conscious che tratta di amicizia e carcere: quindi tutt’altro che la classica formuletta per attirare la massa.
Per queste ragioni, ma sopratutto per le strofe di Emis Killa e di Jake La Furia, il disco è stato accolto in maniera entusiastica dalla critica e dalla fanbase, riscuotendo degli ottimi risultati commerciali (ad oggi è doppio disco di platino).
Noi stessi ci eravamo pronunciati positivamente sul disco, ritenendo che “17 dovesse avere l’ambizione di restare“. A distanza di quasi due anni dalla sua pubblicazione, possiamo affermare con certezza che 17 è destinato a restare e rappresentare una pietra miliare del rapgame degli ultimi anni.
Ferro Del Mestiere: il disco migliore di Jake da solista?
Siamo dunque giunti a qualche giorno di distanza dalla pubblicazione di Ferro Del Mestiere, il nuovo album di Jake. Sulla base delle considerazioni appena fatte sul percorso di Jake dal 2013 ad oggi, possiamo attendere il disco con delle aspettative alte. Il titolo, che suggerisce un album crudo e duro ad immagine e somiglianza di Jake, promette bene.
Nonostante la presenza di Ana Mena che può trarre in inganno, ci sentiamo di escludere all’interno dell’album la presenza di una hit estiva. Per il resto i featuring e i numerosi producer, come era stato in 17, si confermano di alto livello.
Oltre a ciò, anche le recenti collaborazioni di Jake ci hanno lasciato pienamente soddisfatti. Tra queste Berlusconi, la strofa killer nel mixtape di Emis Killa e nel disco di Gianni Bismark, ma sopratutto la recentissima canzone presente nella colonna sonora della serie Blocco 181, M.S.O.M. feat Rose Villain.
Per tutte queste ragioni Ferro Del Mestiere potrà essere un album completo, con un Jake La Furia al top della forma e con la ritrovata voglia di dare il 100 % per questo genere. A differenza delle pubblicazioni precedenti, questo disco potrà dare finalmente ad un colosso come Jake il successo che merita da solista e noi non vediamo l’ora di scoprire se sarà effettivamente così.
Vi lasciamo qui sotto il link del singolo L’amore e la violenza feat Paky e 8blevrai, un assaggio del nuovo album. Buon ascolto!