Secondo singolo del 2022 per Enigma e seconda occasione in cui l’artista sfoggia una scrittura rinnovata sulla base acustica di Kaizén (e Macaboro): questo è Orizzonte Arancio.
L’Orizzonte Arancio di Enigma segna la fine delle cose
Prima con Affogare e ora con Orizzonte Arancio, En?gma quest’anno sta mettendo nuovi punti fermi nella sua musica. Il primo sembra essere la produzione: anche nell’ultima uscita troviamo una chitarra acustica, seppur meno ritmata, e la batteria che entra per il ritornello e l’outro.
Elemento di primo piano poi chiaramente è il testo. Il focus principale sembra siano ancora le relazioni, in particolare la loro brevità, l’abbandonarsi all’altro in virtù di un cielo arancione che conclude la giornata.
Siamo di passaggio
Sfiorati da un bacio, fugace l’abbraccio
Leggi il mio messaggio
Timido presagio, un orizzonte arancio
Questi versi possono essere intesi sia in riferimento ad una relazione che volge alla fine del suo tempo, sia al termine dell’esperienza umana, un tramonto generale sul pianeta che sembra non meritare di meglio.
Nel contesto di una fine dei tempi in riva al mare, la coppia si fonde con foga, abbassando le difese e scomparendo nei reciproci limiti e difetti. Il brano colpisce con forza nell’outro, in cui En?gma ripete le parole:
Ti vorrei come sei qui con me
In una traccia crepuscolare è strano che proprio l’outro somigli in realtà più ad un bridge, il quale attraverso la voce del rapper assume tonalità grunge, quasi che voglia mutare in altro per non limitarsi a morire quando il sole è ormai sceso.