Ransom torna a dire la sua con l’EP Se7en, il primo progetto che pubblica nel 2021. Alle spalle l’artista ha anni di attività davanti e dietro il microfono, tra lavori più o meno ufficiali e contributi da produttore esecutivo.
Di fronte una nuova realtà: Ransom è riuscito finalmente a ritagliarsi uno spazio di rilievo nel microcosmo underground contemporaneo. E ora non intende più retrocedere di un passo.
Fuori Se7en: il nuovo EP di Ransom
Dopo alcuni anni di pausa, a dare una voce autorevole al rapper sono stati cinque progetti rilasciati durante il 2020. Una serie che si apre con Directors Cut e vede i titoli di coda in Crime Scenes, trovando in Directors Cut Scene 3 il vertice espressivo della collana. Cinque EP che vanno a comporre un affresco cinematografico curato interamente dal produttore canadese Nicholas Craven.
Ransom con Se7en riparte da dove si era interrotto. Sette brani incarnano i sette vizi capitali e ci restituiscono una penna attenta ai dettagli, focalizzata su immagini che racchiudono in sè un mondo intero.
Ci pensa una tecnica sopraffina, animata da rime multisillabiche e schemi metrici acrobatici, a ricucire assieme crudi fotogrammi di vita che scorrono senza pause. In due episodi (Gluttony, Greed) c’è spazio anche per pesi massimi come Lloyd Banks e Royce Da 5’9’’ con i quali Ransom può ora alternarsi senza complessi d’inferiorità.
A chiudere l’Ep ritroviamo Pride, un pezzo autobiografico già in grado di spiccare nella affollata soundtrack di Conflicted, l’hood movie di casa Griselda uscito a Gennaio. A questo punto non si tratta più di rari exploit isolati: in poco più di un anno Ransom si è difatti imposto come una delle penne più interessanti dell’underground statunitense. Le doti al microfono di Ransom non sono più in discussione e non vediamo l’ora di poterne ascoltare ulteriori prove.
Se7en di Ransom è disponibile su tutte le principali piattaforme, ascoltalo qui sotto. Enjoy!