Ispirati da Paid in Full, Conway e Alchemist ci regalano LULU, un piccolo ma prezioso EP.
“My names is lulu? what kind of name is that? i don’t know it’s my name” – Il personaggio interpretato da Esai Morales nella celebre pellicola Paid in Full del 2002 è l’ispirazione principale di questo nuovo EP confezionato da Conway e Alchemist.
LULU rappresenta l’opportunità, la sporca ma attraente possibilità di cambiare la propria vita. Il sogno descritto dal film prodotto da Damon Dash e Jay-Z è quanto di più antico viva nel genere.
La macchina della Griselda Records non è estranea a questo tema, e sporca con un bellissimo colore la tela esposta dall’alchimista dell’hip hop.
L’orchestrale The Contract propone un applauso ai nemici di Conway, persone che hanno cambiato faccia non appena il rapper ha iniziato a raccogliere i frutti del suo lavoro.
“They love you when you up, look how my phone ring consistently, if i ever go broke again, bet they won’t ring or send to me”
Il flow di Calvin ci dà l’ennesimo assaggio della versatilità del rapper di Buffalo, proponendo un flow veloce e capace di viaggiare senza il minimo sforzo nel più classico dei beat dark di Alchemist.
Il fascino dello storytelling di strada proposto in questi ultimi anni dai tre fenomeni targati Griselda qui non manca. La conclusiva Gold BBS’s è forse il beat più provocatorio mentre gli aneddoti di Conway abbelliti dalla sua viscerale arroganza ci portano a dubitare la credibilità dei nostri rapper preferiti.
LULU è un’altra occasione d’oro per gettarsi nello tsunami scatenato da Buffalo. L’hype per la major release di Conway si fa sempre più grande, speriamo veda la luce entro fine anno.
E voi cosa ne pensate di LULU? (Se non l’avete fatto guardatevi Paid in Full, merita).