La nascita di un “Nuovo Impero”: l’album d’esordio della RRR Mob

The RRR Mob

Laioung con “Ave Cesare, Ave Cesare: veni, vidi, vici” si era già fatto strada e ora, insieme alla sua crew RRR Mob, è pronto a conquistare il nuovo panorama musicale

I conquistatori, sono quattro ragazzi italo-africani, che possiamo definire dei pionieri, perché tramite la loro musica segnano l’inizio di una nuova era per il mercato musicale italiano. Oggi, 17 novembre 2017, grazie a Sony Music abbiamo il piacere di annunciare l’uscita ufficiale del loro album d’esordio “Nuovo Impero”.

RRR Mob è il nome della crew capitanata da uno dei leader della trap music in Italia, Laioung, che insieme a Isi Noice, Momoney e Hichy Bangz, raggiunge un piccolo ma grande traguardo, portando al pubblico la musica del futuro con sonorità R’n’B contaminate da influenze arabe, americane, francesi e con un tocco speziato grazie ai riferimenti magrebini.

L’uscita dell’album si accompagna con il video “Familia” che vede la collaborazione di un peso massimo del rap italiano come Guè Pequeno. Il video è stato girato da Mauro Russo, un grandissimo regista che Laioung definisce lo “Spielberg dei videoclip”: “Lavorare con lui è stato un sogno che si avvera” dichiara il rapper. Entrando nel vivo del brano emerge il concetto di famiglia perché loro quattro lo sono davvero. Vogliono veramente dimostrare che con l’unione e il forte senso di comunità, si può arrivare ovunque. O per dirla come loro “Se vuoi entrare nella Family, mangia pane e attitudine”.

Nei loro testi parlano di fame, di strada, della vera vita vissuta nei quartieri di periferia. Raccontano della realtà nuda e cruda così com’è. Fin dal primo ascolto, l’album ti fa riflettere su un mondo che per alcuni è ancora oscuro, sulla sincerità di questi ragazzi nell’affrontare tematiche sociali senza nessuna paura ma con la forza e la fierezza del loro passato.

Laioung afferma: “zero costrizioni, è una musica che viene dal cuore e dall’anima”. E’ un mondo aperto da cui vogliono far trasparire la loro essenza, sia tramite i suoni che tramite i testi. La RRR Mob vuole proporsi come “fratello maggiore protettivo” per questa nuova generazione, che cerca di rassicurare e nello stesso tempo di stimolare  a trovare e perseguire la propria strada. “Non ci sono regole, non ci sono ricette”. Loro lo fanno per l’arte non per la moda, hanno tutti e quattro una cultura musicale che nonostante la loro giovane età può dar insegnamento ed essere di esempio per i giovani d’oggi.

L’album contiene 16 tracce con collaborazioni importanti. Abbiamo citato prima Gue Pequeno in “Familia”, ma troviamo anche Luchè in “Non Ci Vedi Mai”, Sedrick, Malcky G, 7Liwa, Inkonnu e Wind.

Quando li ho incontrati, lunedì 13 novembre durante la conferenza stampa, sono rimasta molto sorpresa dalla loro solarità e genuinità. Sono artisti consapevoli del loro talento e dell’importanza che possono avere nella musica e sono generosi nel condividere le loro esperienze. Hanno addosso una carica e una voglia di fa conoscere la loro storia, e grazie a questa loro determinazione e senso di appartenenza stanno finalmente conquistando un vero e proprio Impero, che possiamo chiamare trap.

Sun-tzu nel suo trattatoL’arte della guerra esordiva con “è sul campo di battaglia che si decide la vita o la morte delle nazioni, ed è lì che se ne traccia la via della sopravvivenza o della distruzione.” Qui non si parla di nessuna guerra e di nessuna battaglia ma con questa conclusione volevo trasmettervi quello che ho percepito io nell’ascoltare un album che da voce alle seconde generazioni. Perché loro affrontano con disinvoltura e naturalezza la loro rabbia verso le idee e le discriminazioni della parte meno accogliente della società, ma anche il senso di famiglia che si incarna nella crew.

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