Siamo stati alla presentazione di North Of Loreto, al Tunnel 15 bis di Nolo: quartiere riqualificato di Milano che ha dato il nome al nuovo album di Bassi Maestro.
Davide Bassi o meglio conosciuto come Bassi Maestro è la storia del rap italiano, Milano è la sua città, la casa che ha sempre tenuto stretto nel cuore, che ha raccontato e che ha fatto da contorto alla sua musica. North of Loreto, infatti non è un titolo a caso, ma la zona che il rapper milanese conosce molto bene. Qui ha mosso i primi passi nel mondo dell’hip-hop, un luogo sacro dove la sua creatività artistica ha preso vita. E il Tunnel, fu proprio il locale dove calcò per la prima volta il palco da rapper, nell’ormai lontano 1995.
I più giovani magari non conosceranno benissimo la sua carriera discografica, ma chi ascolta questa musica da tempo il suo nome sicuramente è un punto di riferimento importante. Con Sano Business, assieme a Supa e al suo socio di sempre Rido, – uno dei presentatori con Carlo Pastore della serata – ha prodotto lavori leggendari che ad oggi possono essere considerati pietre miliari del rap nostrano.
Dopo tantissimi anni passati e dedicati a fare rime e a produrre musica con tutta la sua passione e l’amore per il rap, Bassi Maestro questa volta ci sorprende, presentandoci un progetto innovativo ed entusiasmante. Come lo definisce lui stesso, questo suo nuovo album è una “Riqualificazione Artistica” che si discosta totalmente da tutti i suoi precedenti lavori.
“Non è rinnegare il passato ma è qualcosa per mettersi in gioco con l’entusiasmo di fare qualcosa che non hai ancora fatto, andare sul palco in un modo diverso con una figura diversa ma soprattutto con dei musicisti.”
Nel disco troveremo sonorità prettamente anni ’80, periodo storico della sua adolescenza, con riferimenti che non tutti capiranno al primo ascolto ma che sicuramente ascoltandolo live saranno comprensibili facilmente, perché grazie anche al supporto dell’accompagnamento dei musicisti, si avrà la possibilità di entrare in questo suo viaggio psichedelico ma prettamente elettronico, le cui produzioni sono state ispirate dagli artisti che ascoltava da quando era ragazzino, come Prince, Michael e Janet Jackson, George Michael e i Daft Punk (alcuni dei tanti da lui citati, ndr).
Scordiamoci, per un momento, il suo passato musicale e addentriamoci nel suo nuovo mondo, fatto di vocoder e dettaglio fondamentale – che specifica a toni alti – senza autotune. No sample ma completamente suonato, con chitarre (Elio Marrapodi), sax (Domenico Mammone) e batteria.
North of Loreto di Bassi Maestro è un nuovo punto di partenza, un nuovo inizio. Un disco che ci farà riavvolgere la pellicola della nostra macchina fotografica, per poter immortalare nuovi attimi, nuovi orizzonti che ci porteranno a guardare il cielo di Milano attraverso gli occhi di Davide. Ci farà riavvolgere il nastro della musicassetta e schiacciare rec per registrare sopra una nuova storia: quella di un artista capace di rinnovarsi ma, soprattutto, che non ha paura di cambiare pelle. Riuscendo, però, a mantenere viva la stessa attitudine hip-hop che lo contraddistingue da sempre.
Il disco, interamente prodotto da Bassi, è farcito di importanti collaborazioni internazionali: dai featuring made in Cali (Domino, storico rapper di Long Beach e Diamond Ortiz, nuova promessa del G- Funk), alla voce della dj/producer Saucy Lady, reginetta del new Boogie sbarcata da Tokyo negli States, alle collaborazioni tutte italiane con Ghemon, per una traccia dal sapore New Jack Swing e con Veezo, genio dei synth e mente creativa del collettivo Jaxx Madicine.
Nessuna nostalgia dovrà colpire chi ha sempre visto e conosciuto Bassi come liricista e frontman, perché il suo disco e soprattutto il suo live saranno qualcosa di magico. Quel brivido che da sempre ci ha accompagnato nell’ascoltarlo, vi assicuro, che continuerà a pervadere dentro di noi. Un rapper del calibro di Bassi Maestro ha e avrà costantemente la capacità di emozionarci tramite la sua musica, che sia rap e non.
Stasera al MIAMI FESTIVAL al Magnolia di Milano, avremo la possibilità di ascoltarlo dal vivo. Busdeez darà vita a uno show tutto da scoprire e che ci farà innamorare di lui e della sua musica come se fosse la prima volta, come se tornassimo di nuovo al 1998. Come se quella Foto di Gruppo fosse di nuovo scattata, ma questa volta con in mano uno smartphone.