1989 e Kento protagonisti del Couscous Unplugged – Reportage

Kento Kombat Rap

Sabato 31 agosto il quattordicesimo municipio di Roma ha ospitato la terza serata della terza edizione del Couscous Unplugged che ha visto protagonisti 1989 e Kento.

La terza serata di Couscous Unplugged 2024

Sembrava di trovarsi in un piccolo paese, eppure ci trovavamo nel quattordicesimo municipio di Roma. Una zona composta da quartieri decentrati che molte volte passano inosservati per quanto riguarda gli eventi culturali. Questo angolo della città, spesso trascurato, si è riunito in piazza con l’obiettivo di risollevare il valore culturale della zona.

Il pubblico era composto principalmente dagli abitanti del quartiere che hanno colto l’occasione per celebrare la loro comunità e dare visibilità ai talenti locali. Alcuni rapper emergenti del collettivo locale Hmz label hanno avuto la possibilità di esibirsi e di far conoscere le loro canzoni a tutti i presenti. Le loro performance hanno dato voce a una generazione giovane e creativa che trova nella musica il modo di sfogarsi.

Al Couscous Unplugged era presente anche l’associazione Andrea Soldani, fondata nel 2022 in memoria di Andrea. I genitori Paolo e Nuccia, il fratello Alessandro e la compagna Serena l’hanno fondata in seguito alla morte di Andrea avvenuta un anno prima a causa di un pirata della strada. L’obiettivo è promuovere cultura, aggregazione e crescita sociale, valori che hanno fatto da filo conduttore per tutta la serata.

1989 e Kento: gli ospiti della terza serata

Giunto il momento dell’esibizione di 1989, il pubblico si è scaldato ulteriormente grazie a Gatti Neri e L’Italia è Bellissima. Entrambi i pezzi fanno parte del suo album di debutto Gente Che Odia La Gente e hanno influenze funk e blues. L’energia e la presenza scenica del rapper hanno fatto in modo che sole due canzoni diventassero uno show completo.

Le parole di denuncia di 1989 suonano come un’immagine purtroppo veritiera di tutto quello che non funziona in Italia. Parole che non possono lasciare indifferenti e che portano il rap dall’essere un mezzo per esprimere il proprio malessere personale all’essere un modo per descrivere un malessere sociale condiviso da tutti.

Successivamente è arrivato il turno di Kento che, accompagnato da 1989, ha cantato Illegale, Tutto e Subito, Odia gli Indifferenti, Non Vali una Lira con Strikkyboi, Collutorio e Lingua Madre. Come spesso fa con la sua musica, anche Kento ha portato sul palco del Couscous Unplugged alcune scottanti tematiche sociali.

I suoi brani sono carichi di significato e hanno coinvolto il pubblico senza bisogno di effetti speciali ma solo con la forza del messaggio che trasmettono. Non è la prima volta del rapper nel quartiere: ha raccontato la sua esperienza con i ragazzi del carcere minorile di Casal del Marmo. La serata si è conclusa con l’energico DJ set di DJ Baro e DJ Snifta.

Couscous Unplugged ha dimostrato come la musica e la cultura possano influenzare un quartiere, creare legami e portare alla luce il lato più bello della società. Dopo tre edizioni è stato fortunatamente riconfermato anche per l’anno prossimo.