Euphoria – Il problema sono io: il nuovo album di 1989

1989
foto di Serena Dattilo

È ufficialmente fuori Euphoria – il problema sono io, il nuovo album di 1989 pubblicato con l’etichetta Time 2 Rap.

Nonostante i 13 pezzi che lo compongono siano molto diversi fra loro (sia per quanto riguarda i temi trattati che il sound) ogni brano sembra incastrarsi perfettamente con quello successivo, come se ognuno fosse un tassello fondamentale e necessario.

Euphoria – Il problema sono io: il rap senza filtri di 1989

La penna di 1989 è diretta, brutale e sempre autentica. Il rapper non ha filtri e non teme di condividere i suoi pensieri più intimi, raccontando la realtà che lo circonda con una crudezza e una sincerità che colpiscono.

L’album si apre con La società, una critica incisiva proprio alla società attuale, alla religione e all’intero sistema. Aprire il disco con un pezzo del genere potrebbe sembrare rischioso ma il rapper ha fatto la scelta giusta perché è potente e profondo, l’anteprima di ciò che sarà il resto dell’album. In questo modo l’ascoltatore si prepara a un viaggio che non risparmia nessuno, né il pubblico né lo stesso 1989.

Ma Euphoria non si limita alla denuncia politica e sociale: l’album esplora anche 1989 stesso. Chi è veramente? Cosa pensa? Quali sono i suoi valori? Queste domande trovano risposta nei brani più introspettivi come Grazie, Antonio e Io mi chiedo, anche se c’è un tocco personale in ogni traccia. In pezzi come Una vita di m*rda, Ciao, Luigi e Sparòla emerge invece il lato più energico di 1989 quello che mette in luce la scioltezza che ha nel rappare.

Per questo progetto 1989 ha scelto di collaborare con tre musicisti: Cristiano Celli, Virginio Volante e Simone Sambucci i cui contributi danno all’album un valore aggiunto. Non mancano le influenze jazz e blues che spesso accompagnano i suoi progetti.

Che un rapper così giovane non cada mai nella banalità non è scontato. Euphoria – Il Problema Sono Io è un album che sicuramente lascerà il segno in tutti quelli che lo ascolteranno, quindi vi consigliamo di farlo.

Potete ascoltarlo qua sotto: