L’unica sorpresa che ci sembrava riservata era quella, già intuita, di un ultimo album completamente di Kevin Abstract, almeno a livello vocale. E invece, dopo l’uscita a metà giornata di The Family, ecco l’annuncio di un secondo album, stavolta con la forte presenza degli altri elementi della band, chiamato TM e necessario per chiudere la dolceamara favola futuristica dei Brockhampton.
The Family e TM dei Brockhampton: un ultimo troll, un ultimo saluto
Non hanno resistito ad un ultimo colpo di scena i Brockhampton, riuscendo a condensare la beffa alla label di 35 minuti di musica, un’ode celebrativa e funeraria del frontman alla band sciolta e un ultimo colpo di coda, scanzonato e rinfrescante, che nonostante la prevalenza di track di lunga degenza riesce a toccare i livelli di Saturation.
Approcciamo la mole di informazioni partendo dall’atteso The Family. Sarebbe dovuto essere l’album finale e, sebbene non lo sia a livello temporale, è effettivamente la porta che chiude l’esperienza del gruppo.
Si tratta di un’opera mista a livello di genesi e impegno, in parte composta per chiudere il contratto con RCA, in parte come lettera di scuse e d’amore per la band.
Only made this to get out the deal partly
So don’t ask me if the crew is still talking
Do we see each other? Hardly
Shit we made together? Godly
Did we sign for too many motherfucking albums? Probably
Grande spazio ai sample e ad un sentimento nostalgico, carburato dall’attitudine confessionale di Kevin, che, spronato da bearface, ha dato fondo a tutto ciò che gli rimaneva dentro per potersi sentire libero di una nuova avventura.
Alla fine il fondatore e solista della band è quello che fa più fatica ad accettare la conclusione del percorso condiviso.
Tomorrow Morning
Il secondo progetto è totalmente diverso. TM (probabilmente Tomorrow Morning, ma su Reddit non si esclude The Memories) è un compendio di strutture e melodie dei primi Brockhampton e di lasciti di Technical Difficulties riformulati di recente.
Funzionalmente diviso in una prima sezione più carica e una più melodica, l’atmosfera trippy di Iridescence e i fasti debordanti di Saturation generano alcune tracce particolarmente interessanti, come FMG, Man on the Moon e Keep it Southern, e altre d’ispirazioni disparate, come la Rodeo-like Listerine o la closer synth-pop Goodbye.
I Brockhampton chiudono la carriera del gruppo aprendo quelle soliste di atti come Merlyn Wood, Dom McLennon, Matt Champion, Joba e bearface. Insomma, nonostante la tristezza soverchiante, li avremo ancora intorno per un po’.
Intanto buon ultimo viaggio.