Vi presentiamo il nuovo disco di Filetoy, lavoro che potrebbe rappresentare l’ultima fatica discografica ufficiale della carriera del rapper marchigiano.
File Toy, nome d’arte di Matteo Grilli, è un rapper italiano, originario di San Benedetto del Tronto. Nel 2010, insieme a Dj West, amico di lunga data, fonda la Cernobyl Crew, pubblicando nello stesso anno Feccia Tape e l’anno successivo Brutta Razza. Nel 2012 fa il suo ingresso nella Glory Hole Records, etichetta discografica che ha spinto al successo artisti del calibro di Claver Gold, Murubutu, Dj Fastcut, Tmhh e diversi altri interpreti.
Per conto della nuova etichetta pubblica, in ordine cronologico, Grand Theft Audio (2012), Messere (2013), Hero Toy Stury (2013), Maverick (2014), Pantafa (2015). Nel 2017 il ritorno come Cernobyl Crew con Sembra Impossibile. In questi ultimi quattro anni File non è restato con le mani in mano e, in attesa di una nuova pubblicazione, ha collaborato con diversi artisti, soprattutto provenienti dalla sua stessa label. Tra i brani più conosciuti: Non è successo con Wiser e La Predica, traccia contenuta nell’album di Dj Fastcut, Dead Poets.
Arriviamo quindi all’uscita del nuovo disco: Euterpe. Il titolo prende il nome da un personaggio della mitologia greca, la figlia di Zeus e Mnemosine, nonché una delle Muse, come d’altronde suggerisce la copertina dell’album.
Abbiamo avuto la fortuna di ascoltare il disco in anteprima e qui di seguito vi lasciamo una personalissima e breve presentazione di ogni brano che vi invitiamo ad ascoltare attentamente.
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1) File Toy & Dj Rogo – Intro X-Files ft Dj T-Robb, l’intro dell’album come facilmente deducibile dal titolo: canzone aggressiva per lirica e flow, beat e scratch interessanti. Innesca il fuoco che ha dentro File e che vuole trasmettere nell’album.
2) File Toy & Dj Rogo – Segui me ft Dj T-Robb, traccia mirata a unire i suoi fan, molti spunti di riflessione sulla vita ai tempi d’oggi, sia dal lato dei più fortunati che con gli occhi dei meno fortunati. Campioni spettacolari.
3) File Toy & Dj Rogo – Canto Stonato ft Stephkill, una delle più interessanti per tematiche e particolarità del ritornello. Ho apprezzato molto questa canzone, utile a conoscere maggiormente l’artista della Glory Hole Records.
4) File Toy & Dj Rogo – Alba Roasa ft Zampa e Inox, una traccia perfetta da ascoltare dopo “un’altra notte storta“, impreziosita da una strofa dell’ottimo MC veronese. Anche qui ho apprezzato molto il ritornello, realizzato da Daniele detto Inox, e che ben si presta al mood del brano.
5) File Toy & Dj Rogo – Non cambierò ft Moder, traccia eccelsa dal punto di vista lirico e dopotutto non poteva essere altrimenti visti i rapper coinvolti. Consigliatissima!
6) File Toy & Dj Rogo – Sheldon Cooper, una delle poche che non mi hanno catturato fin da subito e a cui però darò più di un’altra possibilità. Da sottolineare però la capacità di riuscire ad includere nello stesso ritornello tre personaggi totalmente differenti: il politico e attivista Martin Luther King Jr., la fotografa Martha Cooper e il personaggio di Big Bang Theory che dà il titolo alla traccia.
7) File Toy & Dj Rogo – Lo devo a me ft Kenzie, la paragono a Non cambierò. Testo molto bello, come anche le metriche – sia di File Toy che dell’ospite, Kenzie – l’aspetto che più mi ha catturato è tuttavia la strumentale, chapeau!
8) File Toy & Dj Rogo – Landlords, anche qui una produzione squisita. La sensazione è che in Euterpe c’è stata molta sperimentazione delle strumentali, ben riuscita e che fornisce un’ottima struttura al progetto. Una citazione d’obbligo alle barre dedicate a Fabri Fibra, artista che ha ispirato moltissimi rapper della scena e comitiva frequentata da File.
9) File Toy & Dj Rogo – Hey vita, sperimentale anche questa, qui File si sfoga un po’ con “questa vita str*nza” che gli presenta avversità ma che riesce ad affrontare, comunque, a testa alta, raccontandola a modo suo sopra i beat.
10) File Toy & Dj Rogo – Cintura d’insicurezza ft Askal Fukushima, una metrica non banale da parte del padrone di casa in un altro brano molto personale, probabilmente non facile da scrivere. Apprezzabile anche il ritornello dell’ospite chiamato in causa.
11) File Toy & Dj Rogo – Lividi e Brividi ft Brenno Itani e SPH, rap puro, per definizione. Da super fan di SPH sono molto contendo che File lo abbia chiamato per l’album, segno che punta molto a dare spazio ad artisti più piccoli, come per altre tracce che abbiamo già superato. Il rispetto prima di tutto. Come sappiamo File è sempre stato lontano e contro il vendersi, supportando a spada tratta la cultura Hip-Hop.
12) File Toy & Dj Rogo – Scomodo ft 2Bet, ritmo molto bello grazie alla capacità di adeguare metrica e flow al beat. Livello alto come praticamente tutto l’album.
13) File Toy & Dj Rogo – Julian Ross ft Claver Gold, insieme a Lividi e Brividi era la traccia che non vedevo l’ora di sentire. L’attesa ne è valsa la pena: Claver un’emozione certa al primo ascolto che aumenta esponenzialmente con le volte che schiacci il tasto “ripeti” su questa traccia che prende il nome dal giocatore di Holly e Benji, che voleva spaccare il mondo con il pallone tra i piedi ma purtroppo… il cuore gli ha detto no.
14) File Toy & Dj Rogo – Stessa barca ft TMHH, in collaborazione con uno dei miei artisti preferiti. Da sempre amici, assieme sono una certezza di fotta assicurata: anche questa la inserisco tra migliori del disco, spero in altre collaborazioni in futuro!
15) File Toy & Dj Rogo – Le luci dei vagoni, traccia che ben si presta alla chiusura di Euterpe, con le luci del treno che si spengono e che ci lasciano semplicemente con la voglia di ripartire in viaggio assieme a File, ripartendo dall’inizio per poterlo apprezzare ancora di più.
Concludendo vi posso dire che la cosa che mi ha stupito maggiormente in Euterpe è che non c’è assolutamente nessuna differenza tra una traccia di File rappata live che una ascoltata nelle cuffiette: chi come me era al live nella sua terra nativa, tanto citata nelle tracce di questo album, San Benedetto (Marche), lo potrà confermare.
Grandissima capacità canora e lirica di File che si dimostra ancora una volta uno degli artisti più veri della nostra Penisola.
«”Euterpe” per me significa un po’ una rinascita. È il disco che ho scritto per la prima volta consapevole di chi sono realmente»