Eminem: il significato del suo nome

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Eminem è il rapper più famoso al mondo e lo sarà facilmente ancora per molti anni, tuttavia molti hanno dei dubbi sul significato del suo nome. Nonostante abbia una carriera quasi trentennale, non tutti sanno il motivo dietro questo suo alias, così come per gli altri utilizzati tutt’ora o nominati qualche volta in passato.

Scopriamoli assieme.

Il significato dietro il nome di Eminem

Come detto, vediamo ora il significato dietro il nome Eminem, ma anche quello che si cela dietro altri due aka del celebre rapper di Detroit:

Eminem

Se siete arrivati qui è perché vi siete posti una domanda sul significato del nome del cosiddetto Rap God. La risposta è più semplice di quanto vuoi pensiate: l’autore di The Marshall Mathers LP si chiama proprio Marshall Bruce Mathers III e da queste due M prende vita l’alias, EM in EM.

Agli inizi della sua carriera, tra l’altro, aveva scelto come nome proprio M&M. Rappava sui beat dell’amico Mike Ruby aka Manix – purtroppo scomparso nell’ottobre del 2021 a causa di un arresto cardiaco- utilizzando questo nome facilmente riconducibile ai cioccolatini colorati prodotti dalla Mars.

Col passare del tempo l’ha fortunatamente trasformato in quello che è ora, ossia uno dei nomi più conosciuti della storia della musica.

Slim Shady

Eminem ha pubblicato il suo primo disco nel 1996. Si intitola Infinite e, purtroppo, non ebbe un buon riconoscimento dal pubblico, confermato da lui stesso nella sua autobiografia, The Way I Am:

Infinite ha venduto forse 70 copie…

La frustrazione per questo flop lo colpì a tal punto da voler cambiare l’approccio ai suoi testi, rendendoli molto più crudi, trattando argomenti come l’abuso di droghe, violenze sessuali, instabilità mentale e chi più ne ha più ne metta.

Esce così l’anno dopo Slim Shady EP, un progetto diverso in tutto e per tutto da quello precedente per tematiche, strumentali e immaginario. Eminem qui prende le sembianze di Slim Shady, l’alter ergo per antonomasia del rapper e con cui si fece conoscere ovunque pochi anni dopo con l’evergreen My Name Is.

Curioso è anche il momento in cui scelse questo alias:

Ero seduto sul water e in quel momento mi è venuto fuori un sacco di buon materiale. Questo nome mi è saltato in mente così. Ero un po’ magro e ho pensato che forse sarebbe dovuto essere qualcosa di “magro”. E poi per qualche motivo mi è venuto in mente Slim Shady e ho pensato subito a 20 cose con cui potesse fare rima. Ho solo detto: “ecco fatto” e sono tornato in camera a continuare a scrivere”.

Quando poi Proof ha messo

Ken Kaniff, il nome più perverso nella discografia di Eminem

Chi conosce per bene la discografia di Em, non troverà nuovo questo nome.

Ken Kaniff aka Ken Kenneth è stata una presenza non poco frequente negli skit di Marshall, a partire dalla sua prima apparizione nella skit di The Slim Shady LP quando come voce tuttavia aveva quella del (ex) amico e collega, Aristotle.

Ken Kaniff si presenta in queste irriverenti skit come un pervertito, omosessuale e con svariate accuse di pedofilia.

Non la miglior parte di Eminem, diciamocelo.

Billy The Kid

L’alter ego meno conosciuto e meno usato di Eminem, ma doveroso da nominare.

Risale ai tempi in cui il compianto Proof stava formando i D12. Il suo obiettivo era quello di trovare appunto dodici meritevoli MC’s di Detroit, ma non fu così semplice. Riuscì a trovarne sei, esattamente la metà. Quindi, se ognuno di questi si fosse trovato un alter ego, ecco che da sei sarebbero diventati dodici.

Dopo aver sentito l’alias dell’amico e mentore – Dirty Harry, ispirato forse dal film di Clint Eastwood – Eminem scelse proprio Billy The Kid, uno dei pistoleri più famosi del Far West.

Ne ha parlato lui stesso in questa intervista del 2007: