Drake è tornato con un nuovo disco a sorpresa, il suo settimo album in studio, intitolato Honestly Nevermind, a solo un anno di distacco da Certified Lover Boy. Il nuovo disco vede il pop-rapper esplorare le sue vene più pop per questo nuovo album di 14 tracce.
Honestly Nevermind di Drake è arrivato più presto del previsto
Certified Lover Boy uscì solamente 9 mesi fa, e sebbene il suo buon riscontro commerciale, non ottenne l’impatto solito di un disco di Drake. Commercialmente non ebbe nessuna hit a livello di Hotline Bling, One Dance, In My Feelings o God’s Plan, si limitò ad avere due singoli cavalcati da uno humor demenziale munito della necessaria orecchiabilità ritmica, ossia Way 2 Sexy , che non è niente di più che un rifacimento trap della canzone comic-trash del 1991 I’m Too Sexy di Right Said Fred, ed il secondo singolo Girls Want Girls con Lil Baby, dove Drake dichiarò di essere una lesbica.
Questa forzata ricerca della viralità a mo’ di meme era alla base di quel disco, basta guardarne la grossolana (iper-critcata) cover, consistente in 12 emoji di donne incinte su sfondo bianco.
Drake ha sempre avuto un inclino fortemente commerciale nei suoi dischi, in un modo o nell’altro, ma forse con Certified Lover Boy si era spinto troppo verso la speranza di viralizzarsi tramite il ridicolo, mettendo in secondo piano la qualità effettiva della musica, comunque presente in rare tracce di livello come l’inno passivo-aggressivo-emotivo Pipe Down.
Il fatto che Honestly Nevermind torni così presto dal precedente lavoro, sottolinea la voglia di riscatto dell’artista a seguito di un progetto che non ha soddisfatto a pieno le aspettative in nessun modo.
Drake ha optato per un disco pop
Chi spera di avventurarsi verso un disco rap sarà fortemente deluso. Honestly Nevermind è un album marcatamente pop, dove l’artista esplora nella maniera più densa il suo lato melodico.
Il sound pop dell’album è pervaso da influenze caraibiche e R&B, distaccandosi però dalle accezioni R&B scure di Take Care o dai riddim dancehall-pop di alcuni brani di Views, per una musicalità più vicina ad un mondo musicale di artisti come Dua Lipa.
Drake purtroppo non ha il falsetto di The Weeknd, sebbene in numerosissimi momenti del disco ne sembri essere convinto, e di conseguenza il suo cantato in Honestly Nevermind non offre il meglio di sé. Non ha scelto di affidarsi a produzioni dancehall-afrobeat di qualità come quelle di Made In Lagos di WizKid, invece si è gettato su approssimazioni il più pop-commerciale possibili di quel mondo.
Le capacità di Drake in questo tipo di atmosfera musicale sono alte, uno dei suoi migliori pezzi, Passionfruit, lo dimostra; eppure il disco è assente di momenti tali.
Il disco suona decisamente come se fosse stato affrettato per tappare i buchi commerciali del precedente, e con questa formula musicale mega-pop può sicuramente riuscirci, ma per quanto riguarda i buchi riguardanti la qualità musicale, forse dovremo aspettare un ulteriore disco.
Buon ascolto.