Ci sono voluti sette album e decine d’anni di carriera, ma siamo giunti a Daimon, con cui Murubutu apre la voce per regalarci una ballata amorosa più estiva dei tanti tormentoni accaldati e forzati del momento.
Daimon: il canto di Murubutu, la tromba, l’ultima storia d’amore
Partiamo dai collaboratori: Murubutu si accerchia con la produzione di Bizzarri, la voce nel ritornello di Empresselisa e la tromba di Gabriele Polimeni, senza scordare l’artwork morbido e immaginifico di momusso (ripreso da quello per Temporale). Questi nuovi attori danno modo al rapper di seguire la recente inclinazione al cantato, verso un ulteriore passo fuori dalla comfort zone.
Le strofe del singolo riprendono da vicino le vicende multi-temporali narrate in Storie d’amore con pioggia, ricordando più volte la traccia Il migliore dei mondi, ma con una coppia meno definita e più mitologica. Figlia di Multiverso invece, sembra la scelta di questo ritornello pop, la tonalità profonda del professore che si mescola alla tromba e alle note cotonate della corista per un momento veramente godibile.
Più la ascolti, più entra dentro questa canzone. Senza considerare quanto sia intonata come chiusura della stagione dell’ultimo album: una traccia soleggiata e rilassante, ma che riprende i temi del progetto (e la parola pioggia in posizione centrale), sembra la conclusione ideale a livello stilistico e tematico dell’ultima avventura dell’mc.
Insomma, si tratta del sole dopo la pioggia, del celeste sereno in seguito al temporale e noi ci auguriamo di poter ascoltare questa canzone per il resto dell’estate e anche oltre, sempre contenti di sentire Murubutu che sperimenta.