Nella giornata di ieri, lunedì 28 febbraio, Fabri Fibra ha cancellato tutti i post presenti sul suo profilo di Instagram, un chiaro esempio che qualcosa bolle in pentola: passano meno di 24 ore ed ecco l’annuncio di Caos, il suo nuovo album ufficiale in uscita a breve.
A marzo fuori Caos, il nuovo album di Fabri Fibra
Fabri Fibra, in oltre vent’anni di carriera ci ha abituato ad uscite musicali quasi costanti. Non si è mai fatto attendere dai suoi fans per più di due anni: dato che il suo ultimo album ufficiale, Fenomeno è datato 2017 e, per le indiscrezioni trapelate negli scorsi mesi, era quotata bene una release in questo 2022.
Proviamo a ripercorrere gli ultimi anni di Fibra, per capire cosa possiamo aspettarci da lui e da questo Caos.
Il Covid
Diciamo un’ovvietà: il Covid ha avuto un impatto enorme sull’industria musicale. Non solo per i mancati introiti dei live e degli instore, ma anche per una montagna di occasioni che si sono perse, in attesa di una risoluzione della pandemia, che finalmente dopo 2 anni sembra allentare la morsa. Abbiamo in serbo un articolo su “Cosa aspettarci da Fabri Fibra” dall’inizio del 2020, quando il Covid ha iniziato a segnare il mondo attraverso i primo lockdown. Proprio in quel periodo, Fabri Fibra pubblicava “Tutti in quarantena” per TRX Radio.
Un freestyle che sembrava proprio anticipare un nuovo lavoro, per il quale i tempi erano già maturi.
Probabilmente si pensava al Covid come una piaga passeggera, che nel giro di qualche mese tutto sarebbe tornato alla normalità, permettendo quindi concerti, instore e ogni altra iniziativa necessaria a promuovere un disco. A maggior ragione se si tratta di un disco di Fabri Fibra. Ancora di più se si tratta del suo primo disco in Sony. Di certo né Traducci né la sua nuova label avevano intenzione di fare un flop, volendo uscire solo in un momento storico in cui spingere al meglio il marketing.
Eppure i tempi sono passati, il Covid non si è mai allontanato più di tanto dalle nostre vite e gli artisti hanno lentamente intrapreso la scelta di continuare a pubblicare dischi. Parlando di Flop e di Sony, ovviamente citiamo Salmo, che pur avendo dovuto annullare il suo concerto a S. Siro, ha pubblicato il suo disco. Così come tanti altri big della scena hip-hop italiana hanno pubblicato i loro lavori: per fare solo 2 nomi Guè (pur spostando l’evento di presentazione di Gvesvs) e Marracash (pur slittando per l’ennesima volta il tour in programma dal 2020).
Insomma, con il passare dei mesi, gli artisti hanno dovuto rimettere in moto la macchina e continuare a pubblicare materiale, pur con tutte le limitazioni del caso. Nonostante tutto, nel corso del biennio 20-21 ci sono stati anche tante certificazioni, segno di un ottimo successo commerciale.
Fabri Fibra invece no. Non solo non ha pubblicato musica, ma non ha neanche pubblicato nulla sui social, diventando di fatto un fantasma. Per 2 anni praticamente non si è mai fatto vedere o sentire ad eccezione di qualche featuring.
Quali featuring potremmo trovare nel nuovo album di Fabri Fibra?
I nomi potrebbero essere davvero tantissimi. Oltre ai compagni storici (come Marracash) e ai colleghi di etichetta Sony (Salmo e Nitro su tutti), ci sono una valanga di artisti con cui Fabri Fibra ha collaborato negli ultimi anni e che potrebbero prima o poi trovare spazio all’interno di un disco di Fibra.
In più aggiungiamo gli artisti internazionali, che ultimamente sono diventati un must. Se Guè ha ospitato Rick Ross e Jadakiss, Noyz ha ospitato Cam’rom e Raekwon, Fabri Fibra potrà essere da meno?
Lo stesso Guè in una recente intervista aveva affermato di aver già registrato una strofa per Fibra, quindi va inserito nella lista dei papabili certamente.
Sony e i misteri riguardo ai vecchi album
Sembra che Sony abbia a cuore il progetto Fabri Fibra nella sua interezza, presente, futuro ma anche passato: infatti, pur senza fare clamore o annunci ha rilevato dalla SAIFAM i diritti dell’album del 2004 Mr. Simpatia. Questa operazione che può sembrare banale, in realtà potrebbe essere significativa. In primo luogo perché è riuscita laddove Universal aveva fallito: “Rivoglio indietro il master di Mr. Simpatia, la SAIFAM non paga e me l’ha portato via…”.
L’Universal nel 2010 era riuscita ad ottenere i diritti per l’album Turbe Giovanili, che aveva consentito all’etichetta di pubblicare l’album ri-masterizzato, ma non è mai riuscita ad ottenere quelli per Mr. Simpatia, il cui autore frustrato rappava le barre citate sopra.
Ma cosa sta succedendo con i dischi vecchi di Fabri Fibra?
Per diverse settimane il disco Guerra e Pace è stato rimosso da Spotify, mentre ora è tornato disponibile. Nello stesso periodo erano apparsi su diversi siti assolutamente affidabili e su Amazon i preorder per i vinili in edizione limitata dei dischi Controcultura e Casus Belli. Misteriosamente questi preorder, fissati inizialmente per il 26 novembre 2021 sono stati cancellati. A cosa sono dovute queste apparizioni/sparizioni dei dischi di Fibra? La Sony ha un ruolo in tutto questo? Sinceramente non lo sappiamo.
Possiamo supporre che eventuali ristampe si volessero far coincidere con la release del nuovo lavoro, slittata di qualche mese fino a questo 18 marzo, giorno in cui uscirà Caos di Fabri Fibra.
I contenuti
Ma di che cosa parlerà il nuovo dico di Fabri Fibra? Difficilissimo dare una risposta, perché nel corso degli ultimi 2 anni (per non parlare dell’ultima settimana…) è successo di tutto e di più.
Sappiamo bene quanto il rap, specialmente quello di Fibra, sia incline a parlare di attualità. Ma dall’arrivo del Covid sono successe così tante cose che una barra scritta solo 6 mesi fa adesso magari sembrerebbe obsoleta. Ci immaginiamo quindi che Fibra abbia lavorato e ri-elaborato il suo disco per tutto questo tempo, facendogli prendere una piega magari totalmente diversa da quella che doveva avere se fosse stato pubblicato nel 2020, quando appunto sembrava già pronto a una release.
Ma appunto, in un periodo così frenetico, perché aspettare tanto per pubblicare il disco? I suoi colleghi abbiamo visto come si siano fatti forza e nonostante le difficoltà si siano decisi a pubblicare i loro lavori. Fibra invece ha aspettato fino alla fine. Ascoltando Fibra e il suo rap politicamente scorretto, alcuni si immaginano che con il suo rap abbia preso una posizione molto dura contro l’attuale governo e le norme da esso imposte. Magari gli è stato “suggerito” di aspettare che si calmassero le acque, per evitare un polverone mediatico.
Al contrario, altre voci descrivono come Fabrizio Tarducci come una persona estremamente preoccupata dalla pandemia, davvero chiuso in casa e ligio alle più rigide norme in vigore.
Insomma due scenari agli antipodi, ma entrambi verosimili. L’unica certezza è che il Covid abbia influenzato tantissimo questo lavoro e che siano presenti all’interno di esso dei riferimenti, diversamente dai dischi dei colleghi Marra e Guè. In quali termini questa pandemia e le sue norme siano state analizzate dall’artista, lo scopriremo solo dopo la release.
Le aspettative
Inutile dirlo, le aspettative sono altissime. Ogni volta che si parla di Fibra è inevitabile. Il dubbio più grande dei fan è lo stesso espresso da Fibra nell’intro di Fenomeno: sarà ancora in grado di rappare? Noi non abbiamo dubbi, la classe non passa con l’età.
La domanda vera che ci poniamo noi è: il pubblico riuscirà a coglierlo subito o se ne renderà conto solo tra qualche anno, come successe con Squallor? Prima ancora che esca il nuovo album di Fabri Fibra vi diamo un consiglio: ascoltatelo più di una volta. Perché i dischi di Fibra hanno una dote, che tanti altri dischi non hanno: quello di essere attuali anche dopo tanti anni.
Non ci credete? Andate a riascoltare Turbe Giovanili di Fabri Fibra a 20 anni dalla pubblicazione!
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Grafica di Mr.Peppe Occhipinti