Aspettando il live al Fabrique, iI 2021 da incorniciare per Guè termina alla grande con GUESUS (stilizzato GVESVS), il suo settimo album ufficiale pubblicato per Universal Music Italia e su cui fin da subito si è creato un hype smisurato.
Scopriamolo assieme.
GUESUS, il secondo colpo del 2021 di Guè andato a segno
“Benvenuti a Guesus” ci dice Guè nella prima traccia La G La U La E pt 2 e non possiamo che gioire per averci nuovamente aperto le porte della sua fastlife, con un disco da assaporare con calma, senza cadere in giudizi troppo affrettati.
Composto da ben sedici brani – con edita solamente Too Old To Die Young – il disco dal primo ascolto risulta essere molto differenziato nel corso della sua tracklist, con quel mix di tracce che il rapper milanese è sempre riuscito a fare nella sua lunga carriera e che difficilmente potranno deludere i suoi supporter più affezionati.
Ascoltandolo troviamo infatti brani 100% hip hop come la sopracitata seconda parte della hit realizzata nel 2011 per quello storico album di cui quest’anno è uscita la versione Il Ragazzo D’Oro 10 Anni Dopo, oppure Blitz! insieme a Geolier, con il quale in Cyborg e Amo Ma Chi T Sap aveva già dimostrato un’ottima alchimia. Alchimia che possiamo in un certo senso riscontrare anche negli attesi featuring con Jadakiss, dutchavelli e Rick Ross, in particolare con quest’ultimo, con un beat di Sixpm e Shablo che calza a pennello per entrambi gli MC.
Abbiamo poi le tracce più introspettive, che meriterebbero un approfondimento a parte, come ad esempio Nessuno con Coez o Fredda, Triste, Pericolosa assieme a Franco 126, così come anche i due potenziali successi radiofonici impreziositi dalle bellissime voci di Rose Villain ed Elisa.
Completano poi il disco i feat con Marracash, Ernia, Salmo e Ketama 126, oltre a quella peculiare Veleno impreziosita dai vocal inaspettati di Marra, Mara Sattei, Madame e Gazzelle.
Con Guesus per la prima volta nella sua discografia realizza un album ufficiale assieme ad un unico produttore (Sixpm) – assistito da pezzi da novanta come DJ Shocca, Marco Polo (leggi la nostra intervista con lui), 2nd Roof, Marz, Night Skinny, Shablo e Zef – e ciò che hanno creato è semplicemente l’ennesima conferma del percorso che Guè sta facendo da quando era Pequeno ad oggi.
C’è tanto da dire e, soprattutto, c’è tanto da ascoltare in questo album. Quindi mettiamolo in play e, dopo gli ottimi Mr Fini e Fastlife 4, prepariamoci a capire meglio il perché nonostante il successo riesca ad essere un punto fermo dell’hip hop italiano.
Buon ascolto!
ps. Oggi è uscito anche nella Global Edition di Algorithm di Snoop Dogg (non in un brano qualunque…) e nel disco del rapper francese Rohff: serve aggiungere altro?