Una penna inesauribile come quella di Conway è difficile da placare: La Maquina è il nuovo progetto del rapper di Buffalo e l’ennesima dimostrazione del suo immane talento nel piegare a sé il volere della rima.
La Maquina espande la penna di Conway
Giravano voci maliziose sulle condizioni discografiche di Conway the Machine. Dal supporto della Griselda Records ai suoi rapporti con Westside Gunn, numerosi erano i rumor che vedevano coinvolto La Macchina in calunniose dicerie.
“i started drumwork, the people think it’s beef with my brother. maybe every endeavour, we supposed to eat with each other.”
Non tardano ad arrivare risposte e reazioni da parte dell’artista in La Maquina. Le 11 tracce che compongono il progetto nascondono un duplice obiettivo. Quello di promuovere la sua label DreamWork e i suoi artisti e quello di regalare ai fan un Conway in continua evoluzione, capace di tenere testa a tutti davanti ad ogni mic o strumentale.
Conway in La Maquina mostra ogni intenzione di mirare alla qualità con il ritorno di Alchemist (dopo il ben accolto Lulu) con un raro 2 Chainz, mentre ancora più rara è la presenza di Ludacris che segna la sua prima collaborazione con i talenti di Buffalo.
Il brano che chiude il chiacchierio degli ultimi mesi abbassa anche le tende del progetto. S.E. Gang insieme a Westside Gunn e Benny The Butcher non è solo una delle migliori tracce che i tre abbiamo mai chiuso insieme ma lascia intendere l’intenzione di mostrare al mondo che movimenti imprenditoriali come la DrumWork non devono per forza includere l’abbattimento dei ponti precedentemente costruiti.
Conway ancora una volta elabora flow nuovi tra vecchie e nuove storie lavorando con una folta di nuovi talenti e vecchie glorie. Il rapper di Buffalo mira a quest’estate per il botto più grande, quello dell’attesissimo disco per Shady Records.
Buon ascolto!