Direzione Stelle è il titolo del disco d’esordio di Wemme Flow, realizzato per Sony Music e Dogozilla Empire.
Dopo anni di gavetta, Wemme Flow ha pubblicato il suo primo disco ufficiale, intitolato Direzione Stelle. Si tratta di un esordio major per lui, dato che il disco esce per Sony Music, supportato da Dogozilla Empire di Don Joe.
Nonostante non sia un disco molto lungo, in termine di minutaggio, il suono è piuttosto variegato. Troviamo tracce più rappate, alternate ad altre più cantate. Il flow di Wemme è duttile e riesce a rendere bene sia su beat più classici, che su strumentali più sperimentali, così come su sound più melodici, con sfumature radiofoniche. Merito anche dei poliedrici producer Fratelli Akrash, che hanno curato tutti i beat.
I contenuti nel disco non mancano, in un disco incentrato sulla rivalsa personale e l’avercela fatta. Il tema ricorrente di quasi tutti i brani del disco è la città di Bologna. Al primo impatto è un disco realizzato da un bolognese, per i bolognesi, ma non solo: vuole presentare Bologna anche a chi a Bologna non ci ha mai vissuto.
La città di Bologna nel panorama hip-hop italiano, non ha bisogno di presentazioni: infatti è stata considerata per anni la Capitale del Rap, per via dei gruppi storici che dagli anni ’90 hanno iniziato a spingere l’hip-hop.
La storia della città di Bologna ha evidentemente lasciato in Wemme Flow molto, che lui vuole ripagare omaggiandola in molti brani. Senza mai mancare di rispetto a chi è venuto prima di lui.
Anche 3 ospiti su 4 presenti nel disco sono bolognesi: parliamo di Mido, J Ian e Tredici Pietro. L’unico milanese è Not Good, che abbiamo potuto apprezzare all’interno di 17 Dark Edition.
Wemme Flow non ha certo le pretese di essere un rapper vecchia scuola, però allo stesso modo vuole portare qualcosa di nuovo alla scena musicale, esplorando un genere non per certi versi nuovo. Strizzando l’occhio al pop.
Potete fare un salto a Bologna, anche in zona rossa, attraverso Direzione Stelle, qua sotto.