Streams of Thought Vol 3 è finalmente tra noi.
Il flusso dei pensieri di Black Thought raggiunge la sua forma completa nel terzo capitolo della sua antologia. Dopo diversi rinvii, Streams of Thought Vol 3, che prende il sottotitolo di Cane and Abel con un chiaro riferimento biblico, è finalmente ascoltabile nella sua interezza.
Se i primi due estratti anticipavano l’ennesimo showcase lirico di uno dei più grandi di sempre, il quadro intero è molto di più. In 13 set tra influenze gospel, soul e jazz, il produttore del Vol. 3, Sean C era chiaramente consapevole di dover comporre un pavimento sonoro sostituendo uno dei gruppi più importanti di sempre.
Black Thought evolve quello che aveva iniziato con il Vol. 1 nel 2018, questa volta i pensieri sono più coesi e concettuali pressati anche dalla condizione odierna del pianeta Terra. Si sente il peso delle parole che seguiranno sin dal intro che prende la voce di John Trudell e la fonde con le grida di violenza scuotendo un presente che affonda la radice del suo male in un passato bisognoso di una nuova prospettiva.
E sono proprio i punti di vista di Black Thought riversati nelle sue strofe a rendere la trilogia Stream of Thought preziosa e interessante per chi apprezza una forma d’arte spesso dimenticata.
Questo terzo capitolo però gode anche di un coraggio sonoro che i primi due ostentavano a favore di versi lunghi e ritornelli dimenticati, non sorprendetevi quindi se sentirete l’MC dei The Roots cantare in Nature of the Beast.
Il puzzle costruito è più completo in questo capitolo, i sample trovano il loro spazio come se fossero interpretati per il solo scopo di essere inclusi in questo progetto.
Le collaborazioni, scelte minuziosamente spingono artisti come ScHooboy Q a dare performance che i fans dell’artista TDE esigevano da anni.
Streams of Thought Vol 3: Cane and Abel chiude un bellissimo momento nella carriera di Black Thought. Quello che ci auguriamo è che sia solo l’inizio di un percorso solista che potrebbe dare persino di più.
Ascoltatelo.
