Con Fatti Un Giro Nel Quartiere vi raccontiamo le zone e le esperienze di alcuni esponenti della scena rap italiana: l’ospite di questa puntata è Garelli, uno dei produttori di punta degli ultimi anni.
“Benvenuti a Milano / capitale indiscussa del rap italiano”, rappava Bassi Maestro: quella Milano “Per l’Europa Italia / per l’Italia Europa”; quella Milano criticata, elogiata, odiata, amata, eppure sempre citata: cantata da tanti, casa di tutti. Dalla vecchia scuola rappresentata dagli Articolo31 e dai Dogo nel 2002-2003, rispettivamente con Milano Milano e Mi Fist, passando per Amo Milano di Dargen D’Amico nel 2015, fino ad arrivare alla new wave e alla Milano Bachata di Rkomi nel 2017, tanti sono gli artisti che hanno fatto e fanno della milanesità uno dei tratti distintivi della propria musica.
Lo scopo del viaggio che abbiamo intrapreso con Fatti Un Giro Nel Quartiere è infatti proprio questo: mostrare quanto il legame con la città e la forte appartenenza alla zona possano influire sulla musica di un rapper, e per farlo non potevamo che chiedere ai diretti interessati di passare una giornata con noi per guidarci fra le vie, le piazze, i palazzi e i luoghi che hanno visto nascere e crescere la loro arte.
Dopo Silla Dddictator, Blo/b, Ape e Warez, ospite di questa puntata è Garelli, giovane producer classe ‘93 nato e cresciuto a Milano, nel quartiere di Lambrate, zona est della città.
È proprio qui che ha inizio il suo percorso artistico, tra il parchetto di piazza Durante e la caratteristica e simbolica stazione, dove tra il via vai dei treni si avvicina al rap prima come rapper, buttando giù le sue prime rime su una panchina a bordo dei binari. Con il passare del tempo però, il beatmaking prende nella sua vita un posto sempre più rilevante, tanto da portarlo ad abbandonare la scrittura per dedicarsi totalmente alla produzione. Entra quindi a far parte del collettivo Adriacosta – di cui è fan sin da ragazzino – e man mano diventa uno dei producer di punta dei rapper della Drilliguria, partecipando al mixtape Amici Miei e curando tutt’ora le produzioni di Tedua, Bresh e Vaz Tè (solo per citarne alcuni), sancendo definitivamente il fortunatissimo asse Milano/Genova, nonché uno dei beatmaker più forti in circolazione.
Con lui siamo stati a Lambrate, nota anche come Lambrooklyn, la sua casa, il luogo dell’ispirazione artistica e degli amici di sempre, i primi a credere nel potenziale e nel sogno di Garelli, e al Laate studio, la culla del suo talento, lì dove i suoi beat prendono forma e uno degli studi di riferimento per il rap a Milano.
Abbiamo dunque chiesto a Garelli di raccontarsi, e qui sotto trovate la nostra intervista. Buona visione!
Intervista a cura di Greta Valicenti e Elena Exena
Grafica di Mr. Peppe Occhipinti.