Come i video e il rap hanno contribuito a rendere MTV un canale iconico per più di una generazione
Prima dei reality show più disparati che tutti noi conosciamo come Jersey Shore e Catfish, solo per citarne alcuni, MTV è stato un canale in tutto e per tutto rivoluzionario e votato alla trasmissione di video musicali sin dal 1981. Nato con l’idea di portare la musica in tv infatti, MTV divenne un’icona per più generazioni e invitiamo chiunque sia interessato a conoscere la storia del canale in maniera più approfondita a guardare il documentario LA NASCITA DI MTV su Blaze, da cui abbiamo tratto diverse informazioni per questo approfondimento.
Quello su cui vogliamo focalizzarci oggi è la comparazione tra i video musicali ai tempi della nascita del canale e negli anni subito seguenti, ed oggi, analizzando anche brevemente come come il rap, da genere controverso e malvisto, abbia finito per segnare profondamente la storia del programma.
Come possiamo immaginare però MTV non nasce con il rap, bensì con il rock, in pieno fermento ai tempi; il video di lancio infatti, ovvero il primo videoclip trasmesso in assoluto sul canale, fu Video Killed The Radio Star dei The Buggles (non a caso stando al titolo), per proseguire per un lungo periodo con una fitta programmazione di musica e video di questo genere. Si sa però che i tempi cambiano e così anche la musica simbolo di un’epoca; inizia dunque a prendere piede progressivamente il pop, poi l’rnb, fino ad arrivare all’hip hop.
Il primo video rap mandato in onda fu Rock Box dei Run DMC nel 1984 ma bisogna precisare che il rap, nonostante la messa in onda dei video e dell’esplosione della cultura hip hop, non andava a genio ad alcune persone che lavoravano all’interno del canale; il rap quindi stava subendo in qualche modo ostracismo ma questa visione da parte di alcuni addetti ai lavori non bastò a frenare la sua diffusione.
È interessante notare come il rap abbia sostituito il rock come genere primario, non surclassandolo semplicemente, ma fondendosi prima con esso, proprio come ci racconta lo stesso Darryl McDaniels nel documentario in onda su Blaze: i Run DMC infatti ebbero l’occasione di fare una cover di Walk This Way degli Aerosmith, brano reinciso con la band e divenuto momento iconico in cui i due generi si mescolarono l’uno con l’altro, nonché trampolino di lancio per il gruppo hip hop statunitense.
Il successo del rap su MTV però non ha intenzione di arrestarsi e la rotazione di video hip hop sul canale non basta più: nasce così un programma tutto dedicato dal titolo Yo! MTV Raps, creato nel 1987 ed andato in onda fino al 1995, ottenendo lo status di programma più gettonato sin dalla nascita di MTV.
Yo! MTV Raps, il programma culto dell’hip hop, arriva diversamente nel nostro Paese solo 2003 e dopo una pausa durata diverso tempo, è tornato in onda nel marzo di quest’anno con Emis Killa alla conduzione. Con la nuova formazione che vede Emis affiancato da Valentina Pegorer, lo show ci porta alla scoperta degli artisti più forti e di retroscena interessanti, che emergono da live, interviste esclusive e diverse rubriche. Il rap quindi, come emerge da questo breve excursus, ha segnato profondamente il canale invertendo le tendenze e diventando uno dei generi più quotati in assoluto.
Indipendente dal genere musicale predominante, il punto di forza di MTV risiedeva comunque nell’idea di far arrivare la musica anche in televisione e non più solo in radio; un’idea pretenziosa, per molti folle, ma che grazie alla forza insita nei video musicali riuscì più che egregiamente. Bisogna considerare che la valenza dei video musicali allora era molto più rilevante rispetto a quella odierna: per realizzare un videoclip per MTV infatti bisognava avere un’immagine di un certo tipo, cosa che spesso contrastava con la reale personalità degli artisti; questo accadeva perché, data l‘importanza che un video musicale poteva avere nella carriera di un cantante, bisognava rispettare determinati standard imposti dal sistema.
Un video passato su MTV infatti aveva il potere di darti la consacrazione o farti cadere nel baratro, non certo come oggi dove i video si, aiutano a spingere il singolo, ma sono quasi sempre poco studiati, fatte rare eccezioni. Dunque, non particolarmente caratteristici e poco ricercati, oggi i video classici a cui siamo abituati lasciano sempre più piede ai visual video, ovvero clip raffiguranti un paio di scene che si susseguono in loop per tutto il minutaggio, proprio a testimonianza della poca rilevanza che hanno oggi i video rispetto ad un tempo.
Tornando all’idea iniziale di MTV, con l’avvento di internet e la sempre maggior disponibilità di usufruire di contenuti e guardare i propri video preferiti in qualunque momento, i video perdono parte della loro importanza ed il programma riduce la rotazione musicale da otto ore, fino ad arrivare a tre. Si fanno così sempre più numerosi i reality show come quelli menzionati in apertura, ed il canale arriva ad essere sempre meno un programma musicale e sempre più di intrattenimento. MTV dunque viene meno in parte al concept originario che vedeva i video musicali al centro di tutto e lascia spazio a programmi divertenti e leggeri.
Nonostante il cambio di rotta e lo scontro con l’avvento di internet ed in particolare con YouTube, MTV ha profondamente segnato una generazione con la trasmissione di video musicali diventati poi iconici e contribuito a diffondere generi come il rap.
L’importanza che un canale dedicato alla musica ha avuto in epoche come gli anni ’80 e ’90 non verrà meno con il succedersi di nuove piattaforme, né tanto meno sarà possibile pensare alle nuove correnti musicali ed artistiche di oggi senza tenere a mente la rivoluzione che un canale come MTV ha attuato in passato in merito.
Grafica di Cristian Formica.