Kanye West ha presentato mercoledì la candidatura da indipendente a Presidente degli Stati Uniti d’America nello Stato dell’Oklahoma per i ballottaggi di novembre.
Affidarsi alle parole di Kanye West è sempre un azzardo. Si tratti dell’annuncio della data di uscita di un nuovo album o della candidatura a Presidente degli Stati Uniti d’America per le elezioni del 2020 poco cambia: è sempre meglio prendere con le pinze le dichiarazioni del produttore e rapper americano.
Il recente proposito di candidarsi a Presidente degli Stati Uniti d’America, annunciato via Twitter il 4 luglio, sembrava, almeno fino ad oggi, un altro colpo di teatro dei suoi. Non manca infatti chi ha pensato fin da subito che la candidatura fosse nient’altro che una trovata per attirare l’attenzione su di sé, in vista dell’imminente (?) pubblicazione del nuovo album God’s Country, annunciato in seguito all’uscita del singolo Wash Us in The Blood.
A giustificare lo scetticismo attorno alle parole di Kanye ha contribuito anche la mancanza di qualsiasi iniziativa concreta capace di indicare un’effettiva “scesa in campo” dell’artista: i termini per presentare la candidatura in ogni Stato sono infatti piuttosto ravvicinati e alcuni di essi – in Stati anche decisivi come Florida e Texas – sono già stati superati.
Ma proprio quando tutti sembravano pronti a liquidare le ambizioni presidenziali di Kanye West come l’ennesima provocazione, mercoledì è emersa la notizia secondo cui lo staff di Kanye avrebbe presentato la candidatura di Yeezy da indipendente in Oklahoma, pagando anche la quota (35.000$) necessaria a partecipare al ballottaggio di Novembre.
Sempre mercoledì il team dell’artista avrebbe depositato alla Commissione Elettorale Federale un documento con cui si afferma che il comitato “Kanye 2020” svolgerà il ruolo di comitato principale a sostegno della candidatura di Kanye West a Presidente degli Stati Uniti d’America.
La confusione è molta ed è difficile capire se Kanye West questa volta vada preso sul serio; non resta però altra possibilità che assistere ai prossimi sviluppi e alle prossime dichiarazioni. Anche se a noi, in fondo, ascoltato il promettente snippet DONDA, basterebbe che il buon vecchio Yeezy rimandasse l’approdo alla Casa Bianca ad un’altra occasione e pubblicasse nuova musica.