Siamo stati alla sesta edizione dell’Under Fest, il festival Hip-Hop organizzato da Moder.
Under Fest: tre giornate all’anno in cui l’Hip-Hop è l’unico vero protagonista. Ospiti eccelsi -italiani e non – che confermano la caratura artistica e la qualità di uno dei festival, dedicati al genere, più importanti mai realizzati in Italia.
A Ravenna, dal 17 al 20 aprile scorso, si è tenuta la sesta edizione del suddetto evento presso il Bronson Club. Più che altro è andata in scena una festa: un momento di gioia assoluta sopratutto per chi – come il sottoscritto – si ciba quotidianamente di questa musica.
Il direttore artistico dell’Under Fest Lanfranco Vicari, in arte Moder, ha strutturato un dettagliato programma ricco di interessanti conferenze, mostre, presentazioni di libri ed entusiasmanti performance artistiche. Impossibile non citare la presenza di Johnny Marsiglia, Gionni Gioielli, Limon Willis, File Toy o del collettivo marchigiano Armata del Tronto. Parimenti degne di nota i live di due “pezzi da novanta” della scena a stelle e strisce: Apollo Brown e Big Pooh. Spazio riservato anche ai cypher freestyle con Hydra, Reiven e Kenzie: interessante e magnanime l’intenzione di Moder di lasciar esibire esponenti di una disciplina che in Italia sta progressivamente penetrando nei circuiti mainstream.
Il festival si è concluso sabato 20 Aprile con il live dei Dead Poets, capitanati da un fantastico Dj FastCut ai piatti dietro la consolle. Era decisamente palpabile il “clima Hip Hop” in cui la sala era avvolta: tra un Moder scatenato, un eccezionale Alien Dee acclamato a gran voce, l’esperienza di Inoki, il fascino artistico di Kiave ed Hyst o gli incastri di giovani e geniali menti – già pienamente affermatesi all’interno della scena – come Drimer, Mattak, Funky Nano, William Pascal, Vashish e tanti altri colleghi.
L’Under Fest è ormai da sei anni un punto di riferimento per tutti gli amanti del genere: imperdibile occasione di trovarsi a stretto contatto con notevoli teste di serie Hip Hop.
È importante supportare, economicamente e non, iniziative simili per lanciare un forte e chiaro-segnale ai suckers. Noi ci siamo, lunga vita all’ Hip-Hop.