A distanza di diversi anni di pausa, Gionni Gioielli torna sul mic per dire la sua senza troppi fronzoli con “Young Bettino Story”, il suo nuovo album.
Prendete un rapper che è dentro il gioco da diversi anni ma che ha smesso di farlo da altrettanto tempo, e poi costruitegli sopra una personalità che rifiuta categoricamente tutte le derivazioni concettuali che determinati stili e personaggi hanno fatto intraprendere all’Hip-Hop negli ultimi tempi. Ciò che ne viene fuori è Gionni Gioielli, membro di Adriacosta ed ex Micromala, formata ai tempi assieme a Gionni Grano ed al generale Nex Cassel. “Young Bettino Story” è il suo nuovo album e si pone l’obiettivo di “Make Great Rap Again” in Italia, senza troppi fronzoli e senza ritornelli cantati o divagazioni di alcun genere. Soltanto sample e barre, alla “Daytona” per intenderci.
“Young Bettino Story” è venuto fuori quasi in silenzio, senza troppi proclami di alcun tipo. Come sapranno coloro che seguivano i suoi profili social – ultimamente molto colorati e pieni di opinioni sull’attuale scena rap – il disco era praticamente pronto già da tempo ma è stato cancellato e totalmente ricostruito. Ma Gioielli ha dimostrato di avere le idee chiare e non ha avuto alcuna paura di trasformarle in musica. Già dal titolo, il concept del disco è molto originale: tirare in ballo Bettino Craxi ed il socialismo italiano – con personaggi annessi – in un album rap italiano di questi tempi sembra essere proprio una figata. Così come sono fighe le barre che compongono le undici tracce del disco, che prendono il nome di personaggi rilevanti di quel periodo, come la pornostar Moana Pozzi, lo stilista Giorgio Armani o il politico Antonio Di Pietro. Anche i featuring sono molto azzeccati ed in pieno mood: da Egreen passando per Nex Cassel e Loop Loona. Ci è piaciuta in particolar modo la strofa di Blo/b che ha spaccato la traccia “Giovanni Spadolini”.
I beat infine sono stati prodotti nella quasi totalità dallo stesso Gioielli che ha dimostrato di essere fortemente ispirato. Seppur minimalisti, questi ultimi suonano infatti tutti molto bene e portano una ventata di originalità ampia nel bagaglio attuale del rap italiano.
“Young Bettino Story” è un disco nudo e crudo, che va ascoltato per quello che è: un album pieno di barre pesanti fatta da gente credibile.