“Best Of” di Dj Fede è l’undicesimo album pubblicato dal producer torinese.
Un lavoro che consta di venti brani complessivi, con cinque inediti e due remix: si tratta di del “Best Of” di Dj Fede, un disco dal gusto antico e moderno al tempo stesso. Vecchia e nuova scuola che si incontrano, esponenti di stili e generazioni musicali differenti, sia cronologicamente sia artisticamente parlando.
Alla realizzazione di questo disco ha davvero partecipato chiunque, passato e futuro inscindibilmente legati in un rapporto simbiotico.Federico Grazziottin – questo è il vero nome del producer – ha insomma dimostrato come l’underground ed il mainstream (due facce della stessa medaglia) possano talvolta convivere in un unico lavoro, non curante della chiara e persistente opposizione tra puristi e progressisti all’ interno del genere. Una commistione a prima vista difficile da amalgamare, ma in ciò bisogna riconoscere il talento di Dj Fede e la sua bravura che si evidenzia in un’accurata attività di scouting sulle voci cui affidare le rime da abbinare alle sue strumentali.
E proprio quella di essere un “talent scout” è una delle migliori qualità del dj piemontese, che con questo disco ha collaborato, permettendo così una maggiore visibilità, assieme ad artisti poco conosciuti dai “non ascoltatori” del genere : faccio riferimento al brano intitolato “In faccia a te”, pezzo migliore dell’album secondo la mia modestissima – ed insignificante – opinione, che vanta la presenza del collettivo hip hop Romaunderground. Una vera chicca, fidatevi. Altro merito di Grazziottin è stato sicuramente quello di avere, in un certo senso, anticipato l’esplosione di tre giovani promesse future, quali Ghali, Lazza e Shade, che ai tempi della registrazione non godevano ancora della medesima, ed odierna, notorietà.
Intenditori o collezionisti vari saranno felici di sapere che il brano con Esa -“Resta ciò che sei”- sarà stampato in un’ edizione limitata e speciale in vinile formato 45 giri.
Degni di nota poi i beat potenti e coerenti con i messaggi sprigionati dai testi, i quali affrontano argomenti più svariati: da brani di denuncia sociale (“Patetico” o “Nasco e Muoio quà”) ad altri meno impegnati (“Se bastasse”) o di connotazione introspettiva (“Soli”) fino a quelli prettamente legati all’evoluzione discografica e personale dell’artista (“20 K” con Tommi Kuty).
Insomma, potrei definire questa raccolta come enciclopedia musicale (rivela, a pensarci, una finalità didascalica di fondo) – hip hop al massimo grado – utile sia ai più esperti sia a tutti coloro che volessero cimentarsi con il genere. È un disco che può aiutare l’ascoltatore “alle prime armi” a crearsi un solido background culturale e musicale, aiutato in questo da pilastri affermati dell’hip hop italiano e da giovani artisti che ci si augura, un domani, possano diventarlo.
Ecco “Best Of” di Dj Fede. Buon ascolto!