Abbiamo chiesto dei consigli letterari al rapper ravennate (nonché ideatore dell’Under Fest) e non ci ha deluso.
Qualche settimana fa abbiamo avuto il piacere di intervistare Moder, un artista che sa sicuramente bene cos’è il rap, cos’è l’underground (essendo anche ideatore di un festival ad hoc) ma anche e soprattutto cos’è la cultura.
Può sembrare un discorso retorico, come tanti nel mondo del giornalismo di settore odierno, ma già solamente leggendo i testi dell’artista emiliano o anche solamente leggendo le sue tracklist è palese la passione per il mondo della letteratura e del cinema da parte sua.
Difatti, quando uscì il suo splendido album “8 Dicembre”, mi colpì leggere il nome di John Fante nel titolo di un brano. Sono da sempre fan dell’autore americano, che fu anche uno dei preferiti di Bukowski peraltro, ma ho sempre fatto fatica a parlarne con qualcuno, a causa della sua poca popolarità in Italia.
Ne ho approfittato per farlo con Moder, il quale alla mia domanda ha risposto così:
«Fante in realtà per me è stata una lettura giovanile che ho scoperto insieme a Bukowski , ma a dirla tutta leggo tantissimo: da Lansdale alle robe più “pazze” fino a Dostoevskij, ultimamente anche tanta poesia come Mariangela Gualtieri, ma anche uno come Whitman. Adesso sto leggendo “Il tamburo di latta” di Günter Grass . Però se devo fare dei nomi ti dico “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta” di Robert M. Pirsig , “Così parlò Zarathustra” di Friedrich Nietzsche e soprattutto quello che mi ha davvero cambiato la vita e mi ha fatto iniziare a leggere e capire alcune cose: “Demian” di Herman Hesse. Poi potrei citarti ancora tantissima roba: Dino Campana, Pasolini e Philip Dick.»
Ammetto di esser stato davvero colpito dalla sua risposta. Da un lato infatti mi sono sentito ignorante, non conoscendo tutti gli autori citati, dall’altro mi ha colpito la sua “scioltezza” nel nominare libri, a testimonianza di come i titoli che mi ha riferito siano con ogni probabilità solamente la punta dell’iceberg di una cultura personale decisamente più vasta.
Se, come dicono molti, uno dei modi più efficaci per “dare da mangiare” al nostro cervello è leggere, direi che i consigli di Moder possano essere degli ottimi stimoli. A voi la scelta.
“Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta“
di Robert M. Pirsig.
“Così parlò Zarathustra”
di Friedrich Nietzsche.
“Demian”
di Hermann Hesse.