Rap e fashion: un’analisi su questo binomio sempre più attuale.
Chi ascolta questo genere musicale da tanto tempo si è sicuramente reso conto di come il binomio rap e fashion viaggiano lungo la stessa strada. Non c’è da meravigliarsi se per l’attuale Milano Fashion Week, gente come Tedua abbia sfilato per Dolce & Gabbana o la DPG ha fatto da testimonial per la collezione FW18 di Marcelo Burlon oppure Damir Doma si è servito di Ghali per la sfilata/show di giugno.
Infatti, anche in America funziona cosi. Si può tranquillamente dire che tra i rapper più ricercati in assoluto nel mondo della moda siano Asap Rocky, Kanye West e Pharrell Williams. Tutti e tre hanno una cosa in comune: il grandissimo hype che sanno farsi girare attorno.
A$AP Rocky, classe 1988, nel 2012 ha collaborato con Jeremy Scott lanciando la linea di scarpe “Wings 2.0 black flags” marchiate ovviamente Adidas e, successivamente, ha collaborato con il colosso Guess, partecipato alla campagna SS17 di Dior, e presenziato a molti eventi Gucci.
Parlando invece di Kanye West, non ci sarebbe nulla da spiegare. Kanye è quel tipo di personaggio che anche se non lo segui, sai di cosa stai parlando. Ha collaborato con Nike per le Nike Air Yeezy, uscite rispettivamente nel 2012 e 2014. Inoltre, collaborò con Louis Vuitton nel 2009 rilasciando 3 versioni di sneakers e, prima di arrivare ad Adidas, anche con BAPE. Kanye firmò con Adidas dopo aver litigato con Nike sulla questione riguardante il suo ingaggio e, nel corso degli anni, ha rilasciato più di 5 versioni di Yeezy, comprendente le stagioni riguardanti l’abbigliamento.
Se ci si chiedesse se arriva prima il fashion o la musica rap, la risposta non ci sarebbe. Qualsiasi rapper al mondo ha scritto almeno una barra sulla moda, nel bene o nel male. Per stare nella trap italiana, basti pensare alla barra “Ho tutto quello che mi serve nella mia felpa di Burlon”, contenuta nella canzone “Panette” di Sfera Ebbasta e uscita in un momento in cui il rapper “Rockstar” sicuramente non aveva il seguito che ha oggi.
I Club Dogo sono i re anche in questo argomento, facendo di questo binomio il loro cavallo di battaglia, fino ad arrivare addirittura a dedicare un’intera canzone ad un brand: “Nuove Nike”, singolo estratto dall’album “Che Bello Essere Noi“. Si arriva infine a titoli di canzoni che alludono a marche prestigiose, come ad esempio “Guersace” di Guè Pequeno.
Non si può in effetti dire quando questo fenomeno sia nato, ma si può assolutamente dire con certezza quando ci si è resi conto della forza incredibile che si porta dietro: 1986, i Run DMC cantavano “My Adidas”. Dato l’enorme seguito di questo gruppo, non c’era fan in America che non avesse un paio di Adidas ai piedi. Nonostante il brand in quel periodo non avesse una grande fetta di mercato, a discapito di Reebok e Nike (che con Jordan ha sempre avuto la meglio) chiunque al Madison Square Garden indossava un paio di Adidas. I Run DMC dopo quel concerto firmarono un contratto da un milione e mezzo con Adidas che, da quel giorno, grazie anche al mondo rap si affermò nel mainstream americano.
Una delle foto più famose del binomio rap e fashion è sicuramente quella di Notorious B.I.G. che indossa un maglione Coogi, marca storica australiana oppure molto interessante notare che nel video della canzone “Juicy” indossa il brand italiano Sergio Tacchini che in quegli anni era una delle marche più gettonate al pari di Ralph Lauren e Versace.
Negli anni 90, inoltre, sono state molte le marche streetwear fondate dai rapper del momento, con lo scopo di riuscire a crearsi un seguito anche nel fashion. Uno dei primi brand fu quello del Wu-Tang Clan che fondò nel ’95 Wu Wear, famoso per avere principalmente a catalogo t-shirt taglia XXL. Successivamente nel ’98 fu il momento di Puff Daddy che fondò Sean John e che portò a guadagnare 100 milioni di dollari all’anno, comparendo in film, pubblicità di ogni genere e musica e arrivando poi a commercializzare il profumo “I am king” che si guadagnò il titolo di “profumo dell’anno” nel 2008. Ci sono altri esempi di rapper che fondarono brand di abbigliamento: Shady Limited di Eminem, G Unit Clothing di 50 Cent, Billionaire Boys Club di Pharrel Williams e Nigo di A Bathing Ape. In Italia, il massimo illustre è sicuramente Guè Pequeno che ha fondato Z€N, mentre in generale in Europa quello che ha più seguito è il brand fondato dal rapper franco-senegalese Booba, Unkut.
La moda è sempre stato uno status symbol per la gente e il rap è il genere più consono per abbracciare questo status symbol, soprattuto perché indossare qualcosa di bello/costoso è per tanti sinonimo di benessere.
Da una ricerca di MusicMatch è emerso che il brand più citato è assolutamente Gucci (2015/2016 citato in 400 testi) seguito da Nike, Luois Vuitton, Prada e Versace. La motivazione per cui il fashion si sposa bene con il rap e viceversa è da ricercare assolutamente nelle fondamenta del rap, il quale proprio per la sua essenza è considerato la musica della strada, uno dei generi più seguito dai giovani o il miglior modo di raccontare la realtà dei fatti, il presente politico, economico e sociale.
Non è un caso se in questa epoca di social, spesso l’apparenza arrivi prima dell’essenza della musica e viceversa, e, ormai, una cosa pare più certa ogni anno che passa: musica rap e fashion andranno sempre insieme.