Ghali su Spotify dichiara “Lunga vita a Sto”
Dopo un periodo di silenzio di due mesi dopo il tour estivo e un po’ di hype su Instagram, Ghali ritorna alla grande pubblicando il “Lunga vita a Sto” su Spotify. Di cosa si tratta? Di un “greatest hits” che raccoglie tutti i singoli usciti prima di “Album”, comprese le versioni instrumental.
A dire il vero, ho sperato fino all’ultimo che “Lunga vita a Sto” fosse anche una nuova canzone. In realtà è solo il titolo dell’intro della raccolta, che nella parte finale recita così:
“Gli scettici occhi di chi li osservava cambiarono per sempre, persi in un mondo di cui mai avrebbero pronosticato l’esistenza. La scuderia portò unità e vinse perché unita. Ogni pasto diventò ultima cena e ogni brindisi un elisir. A noi. Alla scuderia. Lunga vita a Sto.”
Per chi non lo sapesse, in senso ristretto “Sto” è il gruppo formato da Ghali e dal suo entourage di amici/colleghi. Se allarghiamo il campo d’azione, di “Sto” fanno parte anche i fan. Ma “Sto” è innanzitutto un termine coniato e usato nei testi dallo stesso Ghali che traduce uno stato d’animo vero e proprio che si vive in tante situazioni della vita: a lui piace usare come esempio per spiegarlo la frase “Dove mi metti, sto”.
Non solo: “Sto” è anche il titolo che ricorre nei tre grandi progetti che ha sviluppato il rapper italiano di origini tunisine ossia Sto Magazine, una piattaforma online sul panorama rap/hip hop italiano ed internazionale, Sto Records, un’etichetta discografica indipendente di cui fanno parte oltre a Ghali anche Capo Plaza e il suo producer Ava, Johnny Marsiglia e Big Joe e infine Sto Clothing, il merchandise di abbigliamento ed accessori.
In realtà, comunque, Ghali aveva già spoilerato martedì a Radio Deejay che da oggi sarebbero stati finalmente disponibili in streaming i brani che hanno preceduto il suo primo disco ufficiale. Sicuramente raggiungerà anche stavolta degli importanti traguardi come è giá successo per “Ninna Nanna” e per “Album” in quanto a certificazioni FIMI.
Qui sotto trovate tutto il progetto, buon ascolto!
Correlato:
- Leggi anche “Gli scheletri nell’armadio di Ghali“, un’analisi su “Album”.
